Lo stato di salute del settore, l’analisi dei costi delle agenzie, il bilancio delle imprese turistiche e le problematiche Iva: sono questi alcuni dei temi in agenda per il convegno dell’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili 'Agenzie di viaggi e tour operator: economia, gestione ed aspetti fiscali' che si sta svolgendo a Milano, presso la Scuola di Alta Formazione Luigi Martino e che TTG Italia segue in diretta web.
Durante l’incontro interviene Remo Vangelista, direttore responsabile di TTG Italia, a proposito della situazione attuale del comparto turistico.
Partecipano inoltre Marco Cocciarini, formatore in ambito turistico per aziende private ed enti pubblici dell’Associazione Startup Turismo, Giulio Benedetti, commissione startup, microimprese e settori innovativi dell’Ordine dei dottori commercialisti di Milano e Pierluigi Fiorentino, segretario generale di Fiavet.
LA DIRETTA
13,00: L'evento si è concluso e la diretta web di TTG Italia termina qui. Grazie a tutti per averci seguito, numerosi come sempre.
12,50: Fiorentino chiarisce il tema dell'acconto: “L'acconto nel 74ter non è fiscalmente rilevante quindi non bisogna rilasciare fattura per l'acconto. Si può emettere una nota di credito".
12,41: “È importante che la fattura 74ter sia riconoscibile. Al posto dell'ammontare dell'imposta bisogna scrivere la dicitura 'regime del margine - agenzie di viaggio'".
12,29: Tra i nodi di Iva e 74ter Fiorentino sottolinea l'applicazione del regime speciale per il b2b, che non rende possibile detrarre l'Iva per chi ad esempio organizza congressi. "Dal 2002 chiediamo che si possa 'uscire' dal regime 74ter e quindi esporre l'Iva in fattura per le vendite b2b in cui il soggetto che compra non lo fa per rivendere al cliente finale".
12,12: Sull'Iva il segretario generale Fiavet Pierluigi Fiorentino richiama la sentenza del 2010 della Corte di Giustizia europea “secondo la quale la vendita isolata di biglietti d'ingresso all'Opera senza prestazione di viaggio non può essere fatturata come 74ter".
11,55: E se l'agente fa uno sconto al cliente? "In questo caso il guadagno dell'adv è minore rispetto a quanto riportato nell'autofattura. Come provarlo al Fisco? Bisogna farsi fare una ricevuta firmata dal cliente che autocerifichi lo sconto applicato".
11,40: Per quanto riguarda i controlli, “l'Agenzia delle Entrate dice che fa particolare attenzione alla corretta allocazione dei ricavi tra UE ed extra-Ue" spiega Benedetti. Dato importante, visto che siamo in periodo di chiusura di bilanci: “Le competenze dei ricavi ai fini delle imposte dirette si riferiscono alla data di fine viaggio".
11,32: Si parla di contabilità per rami d'azienda diversi. “Facciamo il caso di un'agenzia che abbia servizi propri, come un albergo: bisogna avere due rami d'azienda e due contabilità separate. In questo modo si paga anche meno di Iva".
11,25: Altra confusione: “La fattura 74ter emessa dal t.o. quando l'agenzia vende in nome proprio. Non è da contabilizzare la fattura al cliente, ma l'autofattura. Ovvero quella dove ci sono le commissioni dell'adv".
11,16: Attenzione ai rischi, avverte il commercialista. “Tra i rischi più comuni: confondere i documenti". Alcuni fornitori “emettono per conto dell'agenzia la fattura delle commissioni, e questa a volte viene confusa con una fattura di acquisto...
11,10: In primo piano "le metodologie di controllo dell'Agenzia delle Entrate sull'amministrazione finanziaria" dice Benedetti. Fase 1: "La prima fase dei controlli riguarda i documenti extra contabili come estratti conto ricevuti dai t.o., oltre ai contratti con i tour operator e l'analisi delle giacenze di cassa".
11,00: Ora è la volta di Giulio Benedetti, commissione startup, microimprese e settori innovativi dell’Ordine dei dottori commercialisti di Milano e si entra nel dettaglio tecnico del rapporto tra fisco e impresa.
10,41: Dal pubblico arriva una domanda sull'incoming: “È importantissimo - dice il direttore di TTG Italia -, ma è polverizzato: tutti fanno incoming anche il b&b. Alcuni grandi gruppi ci stanno provando come Intesa Sanpaolo e Uvet".
10,38: Si riduce poi la mappa turistica: "Le aree oggi si sono ridotte molto: niente Tunisia, niente Turchia... c'è il rischio di finire presto le scorte a magazzino di Spagna e Grecia. Chi fa distribuzione sta provando a restare sul mercato e servono segnali anche dai t.o., come ad esempio Alpitour che ha reso i pacchetti più flessibili..."
10,35: Molti i temi sul tavolo che hanno portato all'evoluzione del business dei dettaglianti: “C'è la questione Iva sulle commissioni, che ha visto scontrarsi adv e t.o.; Lufthansa che ha tagliato le commissioni e messo la fee sui gds e Iag che ha fatto lo stesso.... La marginalità è finita sotto stress. Molti agenti si spostano su altri prodotti, si inventano cose nuove".
10,29: Ma sono cambiate anche le adv e il loro rapporto con i fornitori: “Ora gli adv guadagnano di più con l'organizzazione che con l'intermediazione".
10,26: Il rapporto con i vettori aerei è decisamente mutato. “Anni fa esistevano 12 rotazioni charter sulle Maldive, ora si fa fatica a metterne 2 o 3. Ora va di moda Cuba, ma prima di noi sono arrivati gli americani, e noi abbiamo capacità di trattativa più bassa".
10,24: “Noi con TTG abbiamo avviato 'Agenti segreti', cercando le adv innovative:lo scenario è in evoluzione, il pacchetto charter è rigido, mentre le agenzie lavorano con le low cost e le low cost si avvicinano sempre più ai dettaglianti".
10,20: Sale sul palco il direttore di TTG Italia, Remo Vangelista, che analizza l'attuale situazione del settore: “Gli istituti di credito come UniCredit manifestano il loro interesse per il turismo, come dimostrato anche ieri con l'evento TourismTalk". E lo scenario è decisamente diverso da alcuni anni fa: “Molti di quelli che vendevano Sharm a 350 euro oggi non ci sono più, mentre il mondo delle adv è in grande evoluzione, con forte riduzione dei punti vendita e aggregazione crescente dei network".
10,10: Cocciarini si focalizza poi sulle parole chiave: “Il margine è direttamente proporzionale alla responsabilità, e la responsabilità è una scelta di impresa. Chi non ha responsabilità non fa l'imprenditore".
10,05: E il ruolo del t.o. “è quello di fare l'imprenditore, rischiare, avere valore con accordi vuoto/pieno e fare groupage su partenze garantite, con investimenti anche sul marketing e competenze su target e destinazioni"
10,01: Ma non manca chi fa innovazione. “Agenzie di viaggi che si concentrano su tailor made per le esigenze specifiche del territorio e su consulenza per bt e leisure. Per farlo - aggiunge - servono competenze e formazione specifica oltre a proattività e presenza sul territorio".
09,55: E si ritorna a mettere il cliente al centro. “Ma il cliente cosa vuole? Pacchetti chiusi a un prezzo conveniente per il prodotto standard e consulenti preparati per interessi o destinazioni specifiche".
09,51: Così il modello di business oggi è cambiato. “L'adv è intermediario e organizzatore. E quando il t.o. sbaglia, il cliente spesso pensa che sia l'agenzia ad aver sbagliato, scegliendo un t.o. non affidabile. Il t.o. invece è spesso organizzatore e distributore".
09,47: “Oggi la commissione non è la priorità... Il punto in più non fa la differenza. Servono servizi che migliorino la competitività - rileva l'esperto -. La domanda ora è: perché le agenzie di viaggi non si sono ribellate alla vendita diretta? Molte adv hanno paura di diventare organizzatori..."
09,45: In questo contesto l'analisi si sposta su un terzo elemento, quello dei network, "arrivati come fornitori di servizi, quindi l'adv aveva il prodotto dei t.o. e i servizi del network: doveva solo trovare i clienti".
09,43: "Dal canto suo - prosegue Cocciarini - il t.o. ha una rete vendita fidelizzabile, fa economie di scala e trasferisce valore sul marchio".
09,40: Apre l'appuntamento Marco Cocciarini: "Il modello classico del turismo vede l'agenzia che delega il ruolo dell'organizzatore al tour operator, perché risparmia tempo e sfrutta le sue competenze".
