I robot che diventano
assistenti di viaggio

09/02/2017
14:55
Leggi anche: Amadeus

Dalle tecnologie indossabili ai chatbot, ovvero gli assistenti virtuali, fino all’analisi dei big data e alle offerte personalizzate, anche durante il viaggio. Amadeus non ha dubbi: il 2017 sarà l’anno dei robot come assistenti di viaggio.

Pubblicità

Punto fondamentale, l’intelligenza artificiale. Se gli acquisti da mobile oggi sono ormai una fetta importante del mercato (per il turismo si parla ormai di un giro d’affari da 980 milioni nel 2016, con un +65% sul 2015), il futuro guarda ormai all’automazione e alle soluzioni software in grado di apprendere e in molti casi sostituire l’intervento umano.

Intelligenza artificiale
“L’evoluzione dei servizi per il turismo passa dalla mobilità e va oltre la consultazione delle informazioni per il viaggio, esce dagli smartphone e passa dai wearable” spiega Francesca Benati (nella foto), amministratore delegato e direttore generale di Amadeus Italia. E aggiunge: “Le imprese innovative sono sempre più orientate allo sviluppo di tecnologie in grado di ‘anticipare il futuro’ per poter servire i viaggiatori più velocemente e in modo migliore durante il viaggio”.

Primo punto fondamentale, i chatbot, ovvero i programmi in grado di interagire con l’utente tramite chat proprio come farebbe un assistente in carne e ossa. Questa tecnologia si sta diffondendo sempre di più, ma la vera sfida ora è fare in modo che i software non solo comprendano le richieste ma sappiano anche cogliere il contesto per garantire una risposta in linea con le aspettative del cliente.

Quando internet si indossa
Ma il futuro sarà anche delle tecnologie indossabili: secondo quanto riporta Amadeus, “il volume globale di connessioni degli oggetti IoT aumenterà da 6 a 27 miliardi entro il 2015”. Ma attenzione: per cogliere in pieno il potenziale di questo segmento bisogna “definire i wearable come dispositivi connessi, piuttosto che come piattaforme stand alone”, si legge ancora nella nota. Un esempio sono i braccialetti dei parchi di divertimenti, che consentono, ad esempio, di avere a disposizione una navetta, effettuare il check-in o avvisare il ristorante del proprio imminente arrivo.

“L'intelligenza artificiale sta portando dei cambiamenti all’'industria dei viaggi - aggiunge Benati -, alla capacità di prevedere il comportamento dei viaggiatori e all’abilità di supportarli durante il viaggio e questi rappresentano nuove opportunità per i player del settore. Senza dubbio, abbiamo davanti a noi anni emozionanti nel settore dei viaggi e Amadeus sarà in prima linea in questa rivoluzione”.

Leggi anche: Amadeus

TI INTERESSA QUESTA NOTIZIA? ISCRIVITI A TTG REPORT, LA NEWSLETTER QUOTIDIANA

Commenti di Facebook