Una ‘bufala’ tutto sommato inoffensiva, capace però di scalare ogni anno la vetta dei trend topic sui social network, Twitter in testa: il Blue Monday ormai è un’appuntamento fisso e difficilmente si resiste al fascino di dover commentare il giorno più triste dell’anno.
Il fatto è che il Blue Monday, semplicemente, non esiste: ammantato da formule matematiche e riflessioni scientifiche, la leggenda del giorno della tristezza è una delle operazioni di pseudoscienza più riuscite di sempre. La verità è che la prima comparsa di questo termine (e dell’idea stessa che possa esistere un giorno che, per tutti, sia matematicamente il meno felice dell’anno) è indissolubilmente legata alle agenzie di viaggi.
Il Blue Monday, come ricorda Wikipedia fu inventato nel 2005 da Sky Travel, emittente britannica (chiusa poi nel 2010) della piattaforma Sky dedicata alle offerte delle agenzie di viaggi. Essendo gennaio, tradizionalmente, il periodo di minori vendite, aveva scovato l’idea del giorno più triste dell’anno. Una trovata per cui era già bell’e servito il rimedio: prenotare una vacanza.
Ovviamente non mancano le formule scientifiche a supporto. Ma, francamente, è difficile credere che il terzo lunedì di gennaio sia necessariamente, per tutti, il giorno più deprimente.
