Fisco, redditometro e studi di settore: molta fatica per nulla

19/02/2018
08:32
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Sono adempimenti che richiedono ore e ore di lavoro ai contribuenti italiani. Ma, a quanto sembra, non sono così efficaci come si pensava e sarebbero persino stati accantonati dal Fisco. Redditometro e studi di settore (ovvero i due metodi statistici utilizzati per scovare gli evasori fiscali) non sarebbero al centro delle strategie dell’Agenzia delle Entrate per la lotta al nero.

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Al contrario, secondo quanto riporta ilsole24ore.com, fornirebbero anche risultati limitati. Nel 2016, ad esempio, gli accertamenti da redditometro hanno fatto incassare 2 milioni di euro. Poco o niente, in confronto ai 19 miliardi che le Entrate volevano ricavare dalla lotta all’evasione.

Il redditometro, insomma, sembra quasi caduto in disuso. Gli scarsi risultati sembrerebbero infatti da attribuire soprattutto a un mancato utilizzo dello strumento, che avrebbe un rapporto costi-benefici non così soddisfacente.

Per gli studi di settore, basta riportare un dato: il 28,2% dei contribuenti soggetti agli studi non si adegua ai ricavi presunti dal software Gerico. E le Entrate, a quanto risulta, preferiscono spesso utilizzare altre forme di accertamento. Intanto, gli studi di settore si preparano ad andare in pensione: il prossimo gennaio, infatti, dovrebbero debuttare ufficialmente gli Isa.

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