Come gli agenti di viaggi sanno bene, l’itinerario finale di un viaggio spesso non coincide con l’idea che il cliente aveva in mente all’inizio. Expedia ha tradotto tutto questo in dati, differenziando anche i risultati in base alle fasce d’eta. I più ‘volubili’ sembrano essere i Millennial, che durante la fase di prenotazione cambiano il 20% dell’itinerario rispetto al progetto iniziale. Diversa la situazione per i viaggiatori di età compresa tra i 46 e i 56 anni, che invece modicano solo il 13% del viaggio.
Questo, in realtà, spiega anche l’influenza della tecnologia nel processo di prenotazione del viaggio. I nativi digitali, spiega ancora una nota della società, “si affidano a procedure automatiche efficienti e, proprio per questo, offrire soluzioni flessibili diventa sempre più importante”.
Testare e imparare
Fondamentale, a questo punto, diventa il processo continuativo di sviluppo e la strategia di ‘testare e imparare’, ovvero ‘test and learn’.
Un processo che, per Expedia, ha visto un’accelerazione negli ultimi anni: se nel 2011 la società realizzava 200 test, il numero è salito a 5.500 nel 2017. Il tutto ha generato 22mila nuove modifiche. Ovvero, in altri termini, una modifica in media ogni 24 minuti.
