Amoma chiude, clienti senza hotel
La Ota accusa: “Colpa dei metamotori”

20/09/2019
10:06
 

Se le agenzie di viaggi accusano le Ota di aver ‘drenato’ milioni di euro di fatturato sottraendolo ai punti vendita fisici, le Ota stesse forse non stanno molto meglio. Almeno questo è ciò che traspare dalla vicenda di Amoma.com, il portale di prenotazione alberghiera che ha chiuso all’improvviso lasciando i clienti senza la camera regolarmente prenotata.

Pubblicità

Amoma, però, ha deciso di non lasciare il proprio crack senza una spiegazione. E ha inviato una lettera ai propri clienti con precise accuse: i grandi metamotori di ricerca, ovvero i portali per la comparazione dei prezzi e delle offerte.

Secondo la missiva di Amoma, ripresa da repubblica.it e visibile anche sulla home page del sito stesso, i metamotori imporrebbero “in modo unilaterale” delle “condizioni insostenibili”. Tra le pratiche individuate, secondo la Ota, ci sarebbe anche il posizionamento nei risultati dietro compenso. In altre parole, Amoma accusa i motori di comparazione di favorire i portali di prenotazione che forniscono un corrispettivo per comparire più in alto nei risultati di ricerca.

La battaglia del web
Solo pochi giorni fa, TTG Magazine ha pubblicato un’ampia inchiesta che analizzava proprio i meccanismi del web e i vari costi a carico di chi decide di vendere sul web. Il marketing online è uno degli elementi che pesa di più sui costi dei portali di prenotazione e la vicenda Amoma non farebbe che aggiungere un ulteriore tassello allo scenario.

Anche se non mancano voci discordanti: la documentazione in mano a repubblica.it, infatti, affermerebbe che la Ota avrebbe accettato prenotazioni fino a poco prima della chiusura.

Per quanto riguarda la restituzione degli importi eventualmente pagati per prenotazioni poi andate in fumo, ci sono più speranze per i clienti che hanno pagato con carta di credito. In questo caso infatti si può tentare la procedura del chargeback, ottenendo il riaccredito della somma da parte dell’Istituto che ha emesso la carta; le probabilità di successo aumentano per coloro che avessero prenotato poco prima la chiusura del sito.


TI INTERESSA QUESTA NOTIZIA? ISCRIVITI A TTG REPORT, LA NEWSLETTER QUOTIDIANA

Commenti di Facebook