Fiavet, Jelinic: "Ecco perché i tre miliardi da dividere con la cultura non bastano"

14/12/2020
10:31
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“Siamo contrari all’assistenzialismo, ma per impedire l’inabissamento dell’intero comparto occorre sostenerlo in questo momento storico”. A lanciare un appello accorato al Governo è la presidente di Fiavet Ivana Jelinic (nella foto) che polemizza sul fondo destinato al comparto.

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“Assegnare 3 miliardi da dividere con la cultura sui 197 del Recovery Plan significa non capire su quali tesori siamo seduti rispetto a tutti gli altri Paesi del mondo” spiega, aggiungendo: “Siamo gli unici in grado di dare assistenza reale e garanzie quando si viaggia, soprattutto ora che la sicurezza è diventato un bisogno imprescindibile del nuovo turista”.
La seconda ondata autunnale della pandemia ha messo del tutto in ginocchio il turismo. Ad oggi, seppur nella certezza dello stanziamento nel bando Mibact e delle relative assegnazioni per chi vi ha partecipato (la maggior parte delle agenzie di viaggi) la presidente fa notare come le agenzie e i tour operator non siano in nessuno dei quattro decreti ristori, se non per alcune facilitazioni fiscali in quanto imprese.
Fiavet-Confcommercio insiste quindi affinché, dopo l’erogazione della prima tranche relativa al bando uscito ad agosto, si abbiano subito nuove possibilità, nel 2021, per tutti gli esclusi dal bando chiuso il 9 ottobre, e per i mesi da agosto a dicembre, in cui tutti gli addetti sono stati fermi, indipendentemente dalle Regioni di residenza.

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