Rebecchi, Assoviaggi
"Per l'occupazione
chiediamo
lo stato di crisi"

25/08/2021
14:00
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“Chiediamo l’apertura dello stato di crisi del settore e un incontro urgente con il Governo: senza un rapido intervento inizieranno le chiusure e i licenziamenti”. Non usa mezzi termini Gianni Rebecchi, presidente nazionale di Assoviaggi Confesercenti, nel dipingere il dramma di un comparto, quello del turismo organizzato italiano, per il quale il mese di agosto non ha portato alcun rimbalzo, a causa dello stop totale dei viaggi extra-Ue.

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La ripresina che non basta
Come segnala Assoviaggi, infatti, la ripresina estiva della ricettività, guidata dai vacanzieri italiani, non è bastata per risollevare le sorti di agenzie di viaggi e tour operator, “che continuano a soffrire come lo scorso anno, con fatturati in calo dell’80% rispetto all’estate pre-Covid del 2019”.

Una crisi senza precedenti che, dopo un’estate in profondo rosso, rischia di protrarsi in un autunno nero: “Dura ormai da 18 mesi – sottolinea la nota di Assoturismo - e potrebbe lasciare definitivamente senza lavoro nelle prossime settimane oltre il 40% degli occupati del comparto, per un totale di circa oltre 37mila persone tra imprenditori e dipendenti”.

"Subito nuovi sostegni"
Per questo Rebecchi lancia un accorato appello al Governo, che secondo lui dovrebbe coinvolgere anche i sindacati “per mettere a punto un piano mirato per salvare il comparto: servono nuovi sostegni diretti alle imprese - gli ultimi sono stati stanziati dal precedente esecutivo - ma anche un prolungamento del credito d’imposta sugli affitti fino al primo semestre 2022, agevolazioni sugli investimenti in tecnologia e in formazione”.

Occorre anche definire ammortizzatori sociali ‘riformati’ “non la cassa in deroga così come formulata - precisa Rebecchi - per gli occupati del settore, o sarà una tragedia occupazionale e di imprese”.

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