Italianway e l'exploit delle case vacanza: prenotazioni quintuplicate rispetto al 2021

21/06/2022
11:33
 

Prenotazioni a  quota 9,7 milioni nei primi cinque mesi dell’anno contro il 2 milioni di tutto il 2021, per un valore di 29 milioni contro i 20,3 dell’intero 2021, e poi ancora 81mila notti prenotate contro le 27mila dello scorso anno. Il 2022 per le case vacanza di Italianway si preannuncia come l’anno migliore di sempre.

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Vendute 72mila notti nel trimestre estivo
“Complice l’allentamento delle restrizioni, la percezione di una gestione positiva della pandemia e l’impatto negativo fortunatamente minimo delle turbolenze internazionali sui movimenti turistici - spiega l’a.d. Marco Celani - per il trimestre giugno-luglio-agosto 2022 abbiamo già venduto più notti estive, circa 72mila, rispetto al consuntivo di 71mila dello stesso trimestre 2021”.

Un trend, quello del turismo in appartamento, ormai consolidato, con viaggiatori sempre più attenti alla qualità del prodotto e dei servizi offerti dalla gestione professionale degli immobili. “Anche le tariffe, tornate ai livelli pre-Covid, sono un chiaro segnale di un mercato in grande ripresa - sottolinea Celani - con una crescita, nei primi 5 mesi del 2022, di oltre il 60% rispetto allo stesso periodo del 2021: da 75 a 120 euro circa a notte”.

Rimbalzo inatteso
Un rimbalzo per certi versi inatteso, frutto senza dubbio anche del ritorno dei turisti stranieri, che, stando alle prenotazioni effettuate sul portale italianway.house dal primo gennaio al 31 maggio, provengono da ben 114 Paesi.

Inevitabilmente si contrae la percentuale di viaggiatori italiani ,che dal 52% dello scorso anno passa all’attuale 34%.
Sempre forte la presenza di tedeschi (dal 12% del 2021 al 7,5% del 2022) e francesi (dal 9,5% del 2022 al 7,2% del 2022). La minor incidenza dei viaggiatori europei è dovuta infatti alla ripresa del lungo raggio: americani prima di tutto (6,9%) ma anche cinesi (4,2%), tornati a soggiornare in città d’arte come Roma, Firenze, Venezia e Napoli e in luoghi iconici come i laghi di Como e di Garda e la Costiera.
Bene anche inglesi e polacchi (per questi ultimi si tratta di un nuovo trend con un picco del 2,1%), mentre mancano completamente russi e una parte del mondo asiatico.


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