La verità delle agenzie:
“Lontani dal pre-Covid”

di Amina D'Addario
04/08/2022
09:10
 

Prezzi alti e spesso non giustificati rispetto alla qualità dei servizi, capacità di spesa ridotta e, non ultima, una propensione ancora generalizzata a restare in Italia che penalizza pesantemente chi fa outgoing. Le agenzie fotografano un’estate ancora distante dal tutto esaurito e dai numeri entusiastici spesso diffusi dai media.  

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Nei giorni scorsi era stato il presidente di Fiavet Puglia, Beppe Ormas, a raccontare una verità diversa: "Escludendo la settimana di Ferragosto - sottolineava in una lettera dell’associazione - ci sono molte promozioni in giro, il che vuol dire che non c'è il tutto esaurito. Non siamo decisamente ai periodi pre-Covid".

Le difficoltà di chi fa outgoing
Un allarme condiviso dal presidente di Fiavet Campania-Basilicata, Giuseppe Scanu: “Si parla tanto di sold out, ma la verità è che le agenzie che fanno outgoing sono ancora in grande difficoltà. Fatta eccezione per il Giappone appena ripartito, abbiamo ancora l’Oriente fermo, mentre gli Stati Uniti e i Caraibi non stanno garantendo i flussi di cassa che speravamo. Il problema è soprattutto legato ai prezzi, perché sono sparite dalla circolazione le tariffe intermedie”.

Valuta gli effetti del caos voli Giordano Nobile, presidente di Fiavet Lombardia: "È ovvio che le cancellazioni dell'ultimo momento ci stanno mettendo a dura prova, ma ora è il terrorismo alimentato dai certi giornali consumer a diffondere incertezza nella clientela. Le difficoltà ci sono, ma non possono essere pompate a dismisura e senza fare le dovute distinzioni”.  

Mare Italia, c'è ancora prodotto
Ma i problemi non mancano nemmeno per il Mare Italia che, osserva il presidente di Fiavet Emilia Romagna, Massimo Caravita, “non ha visto quel boom che tutti si aspettavano. Siamo ai primi di agosto e per le due settimane centrali c’è ancora prodotto da vendere. I tassi di riempimento delle strutture non superano l’80%, mentre dall’altra parte non abbiamo clienti che comprano. I volumi sono ancora molto inferiori rispetto al pre-Covid”.  

Ma cosa ha provocato il rallentamento del booking delle ultime settimane? “Superato il tema della pandemia - riassume la presidente di Fiavet Liguria, Wilma Pennino - abbiamo prima dovuto fare i conti con il raffreddamento dei consumi legato alla guerra, poi con il salasso dei prezzi dei trasporti e di tutti i servizi e, a luglio, con la diminuzione della disponibilità economica dei clienti. I quali ora chiedono prodotti a basso costo, che però mal si conciliano con l’alta stagione”.

Un’incertezza che non ha lasciato indenne anche l’incoming: "C'è stata una ripartenza molto forte dopo Pasqua - sottolinea il presidente di Fiavet Lazio, Stefano Corbari -, però ora ci siamo di nuovo fermati. Stanno incidendo il caos voli, la ripresa dei contagi, ma anche l'aumento tutt'altro che trascurabile dei prezzi. Parte dei turisti - aggiunge - prenota lo stesso, ma vengono ridotti i servizi e anche i giorni di permanenza".


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