Amazon, sfida al travel:
il viaggio lo organizza l'IA

di Francesco Zucco
28/06/2023
08:00
 

Quando si muove Amazon, tutti drizzano le antenne. E ancora di più se si prepara a debuttare in un nuovo settore. Per la verità è diverso tempo che il colosso dell'ecommerce cerca uno spiraglio per introdursi nel mondo del travel. Ora ritenta la via ricorrendo alle tecnologie più recenti, ovvero l'intelligenza artificiale.

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A scoprire le carte sono stati i vertici di Amazon Web Services (ovvero la branca che non si occupa direttamente di vendite ma che offre un'ampia gamma di servizi It come cloud o infrastrutture per il calcolo, fino appunto all'intelligenza articiale) durante una presentazione all'Hitec di Toronto.

Personalizzazione
Secondo Amazon, come riprende skift.com, l'intelligenza artificiale ha il potenziale di trasformare il modo in cui le travel company personalizano e organizzano i viaggi. E le conseguenze si potrebbero avvertire già dal prossimo ano.

A questo proposito, Amazon Web Services ha annunciato un progetto da 100 milioni di dollariprorio per velocizzare l'adozione dell'IA da parte del comparto turistico.

La creazione dei viaggi
Al momento il target principale è querllo alberghiero, ma non è detto che l'esperienza non si espanda anche in altri settori. Le previsioni dicono che nel giro di un anno l'intelligenza artificiale sarà in grado di fornire contenuti più pertinenti per orientare le vendite. E i primi a muoversi su questo fronte sono le agenzie di viaggi online che, afferma Greg Land (global head of accommodation, lodging, cruise, and casino di Aws), stanno già contribuendo a sviluppare questo fronte.

Con questi strumenti, secondo i vertici Amazon, le travel company potranno aumentare la fidelizzazione dei clienti usando l'intelligenza artificiale per personalizzare gli itinerari di viaggio.

Ma non è ancora detta l'ultima parola: l'intelligenza artificiale per funzionare ha bisogno di un'enorme mole di dati organizzata in modo coerente. Ed è proprio questo a mancare attualmente. Ma Amazon non si dà per vinta e promete una piattafroma di acquisizione di dati per riuscire a creare un database il più affidabile possibile in grado di "educare" al meglio l'IA.


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