Consentiti i pagamenti in contanti per le rate di importo inferiore ai 1.000 euro, anche se il costo totale supera il tetto. Con una circolare, il Ministero dell'Economia e delle finanze chiarisce i criteri di applicazione del limite per i pagamenti non tracciabili.
"Se la suddivisione di un importo pari o superiore ai 1.000 euro si legge nel testo della circolare n. 2 del 16 gennaio 2012 dipende da contratti già stipulati tra le parti, di cui si possa avere contezza o prova, che prevedano ad esempio rateazioni o somministrazioni, in tal caso può interpretarsi la molteplicità dei trasferimenti come prassi commerciale e non elusione della normativa in questione".
In altre parole, se il pagamento di un bene viene regolarizzato con un accordo che prevede rate di importo inferiore ai 1.000 euro, i pagamenti possono avvenire anche tramite contanti.
Il chiarimento del Ministero interviene su una materia che negli ultimi tempi aveva creato perplessità tra le agenzie di viaggi: un settore nel quale la maggior parte dei pagamenti supera il limite per le transazioni in contanti. Sotto accusa erano finiti in particolare i costi per i pagamenti tracciabili, in testa quelli legati all'uso della carta di credito.