I viaggi di lusso sono un segmento forte e non molto sensibile alla recessione, almeno per gli italiani e i tedeschi.
Questo pensano i professionisti del settore intervistati dal Pangea Observatory, progetto condotto da Aigo per analizzare il segmento lusso. A livello europeo 3 intervistati su 5 ritengono che la crisi stia impattando anche nel settore lusso, tuttavia 2 su 5 hanno fiducia che questo mercato manterrà dei buoni risultati fronteggiando la crisi. Anche in questo caso i professionisti sono più ottimisti in confronto alle risposte del 2010.
Regno Unito, Francia e Spagna sono i paesi dove l’industria del turismo ha riscontrato una grande flessione nei viaggi di lusso. Al contrario, in Italia e in Germania la maggior parte pensa che i viaggiatori di lusso siano un segmento forte e non molto sensibile alla recessione. Quasi la metà degli intervistati pensa che d’ora in poi i viaggiatori del settore saranno più sensibili al prezzo e al rapporto qualità-prezzo, il 22% riconosce nelle prenotazioni last minute una tendenza che si diffonderà sempre di più. L’Italia è il mercato più ottimista con il 31% degli intervistati che crede in un ritorno ai comportamenti precedente la crisi.
Alcuni cambiamenti sono intervenuti anche sul numero di viaggi di lusso: i viaggiatori del settore viaggiano molto spesso, almeno due volte all’anno (41%) e una buona percentuale (35%) viaggia anche più di 4 volte all’anno. In rapporto al 2010 la tendenza è leggermente cambiata, essendosi ridotto il numero delle prenotazioni di più di 4 vacanze (57%).
Per quanto riguarda le previsioni per il 2012, la maggior parte degli intervistati ritiene che le condizioni della recessione non miglioreranno e che la situazione rimarrà la stessa del 2011. In generale tutti i mercati prevedono una lenta ripresa solo a partire dal 2013.