Rapida, senza transizione, decisa. La riforma Fornero sul mercato del lavoro sbarca nelle aziende di tutta Italia a circa 3 settimane dal sì definitivo degli organi legislativi.
Il provvedimento voluto dal ministro Elsa Fornero (nella foto) aveva fatto drizzare le antenne alla distribuzione italiana, già dalle prime indiscrezioni sul testo definitivo. A destare l'attenzione del settore turistico, innanzitutto, erano state le nuove norme annunciate sul lavoro stagionale e sull'associazione in partecipazione.
E nel primo giorno di attuazione delle nuove norme sul lavoro è arrivata una circolare riguardante le indicazioni operative.
Tra i punti caldi per il settore del turismo, gli articoli riguardanti il lavoro intermittente, uno dei principali terreni di intervento della riforma. La circolare del ministero sottolinea che "a far data dal 18 luglio 2012 non è innanzitutto possibile sottoscrivere contratti di lavoro intermittente secondo la previdente disciplina".
E proprio la "mancanza di un adeguato periodo di transizione", come scrive Confesercenti commentando la circolare, ha suscitato alcune polemiche dalle associazioni di categoria. La Confederazione, infatti, in una nota ha mosso alcune perplessità, definendo la riforma "dall'avvio frenato e con molte incertezze".
Le critiche di Confesercenti sono rivolte soprattutto alle norme sulle diverse forme di lavoro a tempo determinato. "Sul lavoro a chiamata, che solo lo scorso anno è stato utilizzato per 550mila assunzioni, i nuovi adempimenti amministrativi in questa fase sono stati demandati alle singole Direzioni territoriali del lavoro, creando disomogeneità e incertezze a livello territoriale".
La confederazione sottolinea inoltre che la circolare "contiene alcuni punti in eccesso con quanto previsto dalla legge, in particolare sulla causale dei contratti a tempo determinato".
