Vendite poco movimentate, si lamentavano alcune agenzie di viaggi all'inizio della stagione.
A smuovere le acque ci hanno pensato le nuove normative che sono piovute sulle agenzie nella prima parte dell'anno. Un insieme di norme, soprattutto di tipo fiscale, che ha reso l'estate delle agenzie una vera e propria corsa a ostacoli.
Un primo colpo è arrivato dallo spesometro. Prima normativa, prima bufera sulle agenzie di viaggi. Se da un lato i dettaglianti di confine hanno accusato il colpo ("i big spender che pagavano in contanti – hanno affermato – ora comprano all'estero"), a scuotere le agenzie di tutta Italia è stato il nodo viaggi di nozze. Ora è entrata nel vivo la prima alta stagione dopo l'approvazione delle nuove norme: il bilancio di fine estate saprà dire quanto e come l'occhio dell'agenzia delle entrate avrà influito sulle vendite.
Ma lo spesometro ha colpito meno duramente la clientela estera. Con un aumento degli adempimenti burocratici per le agenzie di viaggi che, ancora una volta, si sono trovate tra l'incudine del fisco e il martello della burocrazia. Chi ha voluto avvalersi della deroga, infatti, ha dovuto compilare un apposito modulo e sobbarcarsi l'onere di comunicare al fisco le somme ricevute.
L'estate 2012 sarà ricordata anche come la prima stagione all'insegna della riforma Fornero. Un insieme di norme che lambisce solo di striscio le agenzie. Ma non per questo rischia di essere meno rivoluzionaria. Stagionali, associazione in partecipazione, assunzioni: diversi gli aspetti toccati dalla nuova normativa sul lavoro che riguardano direttamente le agenzie. Un debutto organizzato in fretta e con appena tre settimane di preannuncio: un dato che ha fatto alzare più di un sopracciglio e non solo tra le adv.
I risultati della riforma Fornero, probabilmente, si vedranno tra un po'. Ma sicuramente anche nella distribuzione turistica, organizzata e non, la musica dovrà cambiare. Si spera in meglio.
