Gli 'esodati del turismo': l'allarme sulle pensioni risuona nelle agenzie di viaggi

10/09/2013
15:24

Senza attività, senza pensione e senza entrate finanziarie. Confcommercio lancia l'allarme sugli 'esodati del commercio', ovvero su tutti i lavoratori autonomi che, dopo aver cessato l'attività e aver restituito alle autorità licenze e autorizzazioni, ora si trovano senza fonti di reddito e senza pensione. Al contrario di quanto accadeva prima dell'introduzione della legge Fornero.

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Un problema che va a toccare anche le agenzie di viaggi: diversi dettaglianti, sotto i colpi della crisi economica, si sono infatti visti costretti a chiudere i battenti. Alcuni di loro, compromettendo l'accesso alla pensione a causa delle nuove regole imposte dalla legge: una sorta di 'esodati del turismo'.

Alla categoria dei commercianti, spiega Massimo Vivoli, presidente Fipac Confesercenti, "fino all’introduzione delle Legge Fornero spettava un indennizzo destinato alle aziende commerciali in crisi. Il meccanismo era semplice. L’indennizzo veniva erogato per un massimo di tre anni, fino al compimento dell’età per la pensione di vecchiaia: 60 anni per le donne e 65 per i colleghi uomini".

Ma le cose sono cambiate, prima con la legge 122/10 (quella che ha introdotto le finestre di scorrimento) poi con la legge Fornero, che "ha inasprito i requisiti anagrafici per la pensione di vecchiaia – prosegue Vivoli -, con il conseguente innalzamento dell’età pensionabile. Stando così le cose il rischio, che tocca principalmente le donne, è che l’accesso alla pensione, dovuto all’innalzamento dell’età, non sarà possibile prima del 2018-2019. Lasciando questa categoria di lavoratori senza alcun sostegno".

Una possibile soluzione, afferma ancora Confesercenti, potrebbe arrivare dal fondo istituito presso la Gesione commercianti e finanziato dagli operatori del settore. Un tesoretto da 342 milioni di euro che potrebbe essere impegnato proprio a favore degli 'esodati del commercio'.


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