Una vera e propria 'area Schengen' sanitaria. Il via libera del Consiglio dei Ministri al decreto legislativo sulle cure transfrontaliere apre definitivamente i confini dell'assistenza sanitaria per i cittadini italiani all'estero.
I viaggiatori del Belpaese che si trovano in Paesi dell'Ue, così come gli stranieri in viaggio in Italia, potranno usufruire delle cure mediche, anche se con alcune limitazioni, come precisa Il Sole 24 Ore. Sul proprio sito internet il quotidiano finanziario precisa anche che la nuova norma consentirà di programmare per tempo eventuali interventi medici all'estero, con la garanzia del rimborso.
Innanzitutto, il sistema di assistenza sanitaria sarà disponibile unicamente per i cosiddetti 'livelli essenziali di assitenza'. Inoltre, le cure saranno pagate dal sistema sanitario nazionale unicamente tramite rimborso, dunque con l'anticipo della somma dovuta da parte del paziente.
Inoltre, saranno rimborsate solo le spese relative all'assistenza in ambito pubblico.
La normativa esclude tre tipologie di interventi: i servizi 'long term care', i trapianti d'organo e i programmi pubblici di vaccinazione. Per queste tipologie di interventi, gli italiani e gli stranieri presenti sulla Penisola potranno contare unicamente sui servizi del proprio Paese di appartenenza.
