Bancomat-Spesometro
Doppio colpo del Fisco

di Francesco Zucco
27/02/2014
09:56

Il Fisco presenta il conto in agenzia di viaggi. Prima con lo Spesometro, poi con il Bancomat: due temi sui quali la distribuzione turistica non ha mancato, già negli anni passati, di esprimere le proprie perplessità.

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Dunque, mentre l'approvazione del Milleproroghe conferma l'obbligo di accettare pagamenti via bancomat dal prossimo 30 giugno (con conseguenti costi per i dettaglianti), dall'Agenzia delle Entrate arriva un nuovo colpo: l'obbligo di inserire nello Spesometro tutte le transazioni per cui venga richiesta la fattura. Dunque, con tanto di raccolta, conservazione e comunicazione dei dati anagrafici del cliente.

In sostanza, le direttive del Fisco prevedono che qualora si decida di emettere una fattura (invece del semplice scontrino fiscale) l'operazione debba essere inserita nelle comunicazioni all'Agenzia delle Entrate, come se la fattura fosse obbligatoria.

La notizia è stata riportata da Il Sole 24 Ore, che mette in luce anche un altro aspetto: la necessità, da parte dell'Agenzia di ulteriori chiarimenti su scontrini e pagamenti con carte di credito. Secondo il quotidiano finanziario, infatti, il Fisco dovrebbe precisare se l'emissione di fattura insieme allo scontrino può evitare l'inserimento della transazione nello Spesometro (con tutti gli adempimenti del caso); inoltre propone l'esclusione delle operazioni pagate con carte di credito e di debito emesse da operatori residenti in Italia.

In pratica, quest'ultima questione si basa su un semplice ragionamento: se il cliente paga con il bancomat emesso da una banca italiana (quindi con dati verificabili dalle autorità), cadrebbe l'utilità dello Spesometro, in quanto le transazioni sarebbero comunque monitorabili facilmente.


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