Amarcord

Giambattista Merigo, Fondatore e titolare di Amerigo Viaggi

Comitours: i più begli anni della nostra...!

11/02/2014
09:12
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È un po' difficile scrivere di Comitours… Questo t.o. ha rappresentato, per un'intera generazione, la mia (a cavallo degli anni Ottanta-fine Novanta), la scoperta del turismo organizzato, la scoperta di una grande crescita per le nostre agenzie, la scoperta che poteva esistere un tour operator che era una 'grande famiglia', fatta di gente che aveva una sola parola d'ordine: rispetto per i clienti e rispetto per gli agenti di viaggi!

Inizialmente la Comitours era una normale agenzia di viaggi in quel di Torino, aperta al pubblico, su cui doveva aver messo gli occhi furbi e intelligenti un giovane universitario greco, tale Costantino Grinis, che nel corso degli anni rimarrà sempre socio di maggioranza assieme alla 'Signora del turismo', Luisa Cavalli, e al dott. Molinari, che si occupava della contabilità e dell'amministrazione finanziaria delle piccole agenzie.

Dopo pochi anni, grazie certamente ai grandi contatti con il mondo turistico della rinascente Grecia, l'agenzia venne chiusa al pubblico e trasferita ai piani di un palazzo storico di corso Valdocco dove è nata la vera Comitours di Grinis & Cavalli. Correva l'anno 1980.

Si racconta ancora oggi che Mr. Grinis, per parlare con Mr. Druetto (TTG founder), non faceva altro che aprire una finestra sul centro storico.

In quegli anni iniziarono i primi charter sulla Grecia, sulla Tunisia e poi... su tutto il Mediterraneo. E come sapeva programmare la Grecia la Comitours, con grande dinamicità, nessun altro t.o. italiano è mai riuscito a eguagliare…

Furono veramente "anni d'oro" durante i quali per qualsiasi problemino bastava alzare la cornetta del telefono e parlare con "loro" che, sempre disponibilissimi verso noi agenti di viaggi, sapevano come trovare la soluzione esatta e immediata.

Da Torino partì poi la conquista verso le altre regioni, e di fatto furono aperte le sedi logistiche di Milano, Verona, Bologna e Roma. Ogni città di riferimento era l'hub aeroportuale, e in alcuni casi, come Verona, in realtà non era solo una sede periferica ma un vero e proprio punto di riferimento per mezza Italia del Nord: il tutto in mano a un grande manager, Mirko Zanon, il quale, entrato giovanissimo in azienda (a soli 22 anni), si trovò in pochi anni a dover quasi gestire l'aeroporto scaligero.

Sì, proprio così: l'aeroporto di Verona era diventato talmente strategico nei piani volo del Nord Italia che, grazie e solo grazie a Comitours, fu costretto a rivoluzionare la grande richiesta di voli che il tour operator ogni anno andava ad aumentare, tant'è che per noi agenti di viaggi del Nord-Est lo scalo veniva chiamato "Comit-apt"!

Allora esisteva un solo volo di un noto t.o. francese... E Comitours, in pochi anni, arrivò a programmare oltre 20 voli settimanali, con dati di riempimento che nessun altro operatore riuscì a raggiungere nel tempo!

La storia poi vuole che Comitours sbarcasse a Parma, e tutti, più o meno, ne conosciamo, anche se un po' superficialmente, le note vicende che portarono il t.o. alla chiusura del quel glorioso periodo dei nostri più begli anni di agenti di viaggi con un t.o. 'mamma' quale fu Comitours.

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