Sembravano la nuova frontiera delle tecnologie al servizio del turismo. Invece pare dovranno aspettare.
Sono i Google Glass, gli avveniristici occhiali capaci di navigare in Rete, su cui il colosso di Mountain View ha detto stop: negli Usa la commercializzazione viene bloccata. Troppo alto il prezzo (1.500 dollari), ancora discutibili esteticamente e criticati a livello di privacy, visto che possono registrare tutto quel che vedono attorno.
Le applicazioni per il turismo dovevano essere molteplici: in un attimo, sul piccolo display in alto a destra, avremmo visto l'aggiornamento sullo stato del nostro volo, la mappa del museo che stavamo visitando, gli sconti proposti dai negozi in città. E in effetti alcune mostre (ad esempio “Da Guercino a Caravaggio”, a Roma a Palazzo Barberini fino all'8 febbraio) li mettono a disposizione a noleggio con qualche funzionalità.
Ma ora che succede? Google ha assicurato che si tratta solo di una pausa per migliorare il prodotto e passare alla fase 2. Anche un colosso come Sabre, interpellato da TTG Italia, non smette di crederci: “Questo stop riguarda la commercializzazione verso i consumatori, ma non frena di certo i test sulle possibili applicazioni per l'industria dei trasporti e del turismo. La potenzialità delle cosiddette wearable technologies rimane intatta, che si tratti degli occhiali o degli smartwatch”.