Adriano Apicella e Luca Patanè  
sostengono #torniamoaviaggiare

10/09/2020
10:23
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“Posso dire che sposo completamente e condivido al 3000% la campagna del vostro giornale per uscire da questo stato emergenziale”. Adriano Apicella (nella foto), amministratore delegato del network Welcome, interviene al telefono per esprimere al direttore di TTG Italia, Remo Vangelista, la sua posizione in merito alla campagna #torniamoaviggiare lanciata dalla nostra testata.

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“La nostra azienda è al fianco di TTG Italia per sensibilizzare le istituzioni e ridare fiato a tutto il comparto – aggiunge Apicella –. Possiamo immaginare una ripartenza attenta e controllata come è successo per le crociere. Con la possibilità di utilizzare alcuni corridoi come Egitto, Zanzibar e Maldive e tamponi rapidi per partenza e rientro”.
L’a.d. di Welcome spiega poi che ora serve uno scatto di “produttività” delle agenzie di viaggi. “Fondamentale non sedersi e fare capire a tutti che la comunicazione verso il cliente deve proseguire. Servono sforzi da parte di tutti e #torniamoaviaggiare vale anche per le adv”.

“Il Covid-19 non fermerà il turismo”.  Anche Luca Patanè, presidente Confturismo e Uvet, sostiene la campagna #torniamoaviaggiare messa in campo da TTG Italia, perfettamente in linea con il suo pensiero. “È oggettivamente impossibile - ribadisce - pensare a un mondo senza turismo, senza un settore con oltre 300 milioni di occupati, che contribuisce all’11 per cento del Pil mondiale”. La partita importante che si sta giocando in questi mesi, dunque, non è stabilire se ci sarà o meno una ripresa, ma quali saranno le economie che avranno un ruolo da protagonista nel nuovo assetto competitivo mondiale che per il turismo si va delineando.

In questo senso l’iniziativa di TTG Italia può rappresentare un pungolo per spronare il Paese a ricominciare a correre: “Giocare di rimessa, restare sostanzialmente in attesa, erogare contributi minimi a pioggia, come si sta facendo in Italia - sottolinea Patanè - è la peggiore delle risposte che si possano dare alla crisi”. Occorre, dunque, intervenire da subito selettivamente, “puntando proprio sul turismo e, all’interno di questo, su quei comparti e realtà che hanno veramente le caratteristiche per avere successo nel nuovo mercato o che possono essere riqualificate velocemente ed efficacemente per raggiungere tale obiettivo”. La priorità è una sola: portare il turismo al centro delle scelte strategiche dell’Italia, convivendo con la crisi grazie ad azioni concrete. Tra queste Patanè indica la creazione di corridoi turistici “che ci pongano al centro di quei peraltro scarsi flussi internazionali che al momento ci sono”.

“Non si possono spegnere i motori del turismo italiano in attesa che succeda qualcosa - conclude -, perché questo vorrebbe davvero dire rinunciare colpevolmente al nostro ruolo in quella che, dopo il Covid, sarà ancora di più l’economia trainante del pianeta”.

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