Garavaglia rassicura: “In arrivo stanziamenti e nuovi corridoi. Ma serve più serenità”

14/01/2022
10:49
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Il ministro del Turismo Massimo Garavaglia (nella foto) chiede maggiore serenità nell’affrontare la situazione attuale.
L’appello è in direzione di “un miglioramento del clima, una riduzione dell’ansia: abbiamo bisogno di serenità” spiega il ministro in un’intervista rilasciata a Repubblica.

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Il Cts “ascolti le Regioni, che stanno in prima linea, sono le antenne del territorio”, affinchè si proceda “verso una riduzione della burocrazia inutile”. Il ministro ritiene infatti che solo con un clima “meno ossessivo” si possa andare verso “una ripartenza il più veloce possibile”. “Il vero sostegno è far fatturare le aziende” anche se, aggiunge Garavaglia, i sostegni chiesti dalle imprese  arriveranno tra meno di una settimana.

Sugli stanziamenti a favore della categoria turistica previsti nel Decreto Sostegni, il ministro rassicura così: “Tengo a tranquillizzare la categoria: abbiamo mandato tutte le norme al Mef, il decreto arriverà giovedì prossimo. Servirebbe un miliardo e mezzo solo per il turismo, in aggiunta ai 700 milioni per la proroga della Cig Covid che sono già stati stanziati dalla legge di Bilancio. Se non sarà un miliardo e mezzo può essere qualcosa di meno, ma comunque parliamo di cifre importanti per un settore che è quello che sta pagando di più queste chiusure”. Oltre alla proroga della Cig Covid, il ministro ha richiesto “Esenzione dell’Imu, agevolazione sugli affitti delle strutture alberghiere, voucher per le agenzie di viaggi, sostegni a fondo perduto alle discoteche, solo per fare alcuni esempi”.

Per il futuro, “Vogliamo andare oltre la parte sostegni e abbiamo già cominciato a varare le misure nell’ottica di accelerare la ripartenza. Faccio due esempi: la decontribuzione per chi rientra dalla cassa integrazione, per favorire la riapertura graduale ma veloce di più strutture possibili, e una sezione dedicata nel Fondo nuove competenze per il turismo. Perché abbiamo visto quale è la necessità di forza lavoro del settore quando la macchina gira a regime, e quindi servono nuove professionalità, in particolare giovani che si occupino di marketing e di promozione digitale. Serve formare un ampio numero di persone in tempi rapidissimi”.

Il tutto per arrivare più pronti alla riapertura della stagione: “Quando si riparte c’è una carenza di forza lavoro, per quello investiamo sulla formazione, proprio per coprire questo gap che si prospetterà di nuovo”.
Sul fronte dei flussi verso l’estero, il ministro si esprime anche sul blocco delle attività di chi lavora sul lungo raggio: “È chiaro che chi non può lavorare per legge ha la priorità sui sostegni rispetto a chi invece riesce a fatturare, ma bisogna anche investire per far fatturare, riaprire i corridoi. Rispetto a quelli già aperti, abbiamo un dato interessante: sugli oltre 36 mila cittadini che li hanno utilizzati, che sono andati all’estero, ci sono stati solo 204 positivi. È la dimostrazione che questa modalità funziona: ci auguriamo quindi che il Cts apra nuovi corridoi per consentire ai tour operator e alle agenzie di viaggi di poter lavorare, almeno in parte”.

Garavaglia si allinea poi all’opinione degli operatori turistici, che lamentano un eccesso di prudenza da parte del Governo. “È dal primo di dicembre, di ritorno dall’assemblea Unwto di Madrid, che cerco di dare questo segnale. Diversi ministri, di vari Paesi, mi hanno detto: “state sbagliando approccio, perché date un’immagine della situazione del Paese molto più grave di quella che è nella realtà”. Ho preso atto di questa fotografia e devo dire che è esattamente così perché poi sono stato a Parigi e lì non c’è questo clima ossessivo che viviamo in Italia, sono stato a Londra, sono stato a Dubai: ovunque c’è un clima molto molto più sereno rispetto a noi. Spero che il Cts prenda atto di questo cambiamento, della consapevolezza che questa situazione sta diventando endemica, e che con il Covid bisogna imparare a conviverci. Serve un miglioramento del clima, una riduzione dell’ansia: abbiamo bisogno di serenità”.
“Avere un approccio più sereno non vuol dire nascondere i dati, ma dare i dati giusti, in maniera corretta. Il virologo Bassetti ha dato suggerimenti molto utili in tal senso, mi auguro che se ne prenda atto e che si inizi a cambiare direzione”.

La  novità è che “finalmente questo è il primo anno vero di operatività del ministero del Turismo: oltre alla sede, cosa non banale, abbiamo il personale e il budget”.

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