L'Italia batte i competitor
Garavaglia: "C'è fiducia"

di Amina D'Addario
13/05/2022
08:08
 

Il turismo italiano sta vivendo una fase di forte ripresa e per alcuni aspetti “stiamo facendo meglio della Spagna”. A parlare di un trend incoraggiante per il nostro incoming è stato ieri il ministro del Turismo Massimo Garavaglia (nella foto) in occasione di un incontro a Roma con la stampa estera: “L’obiettivo - ha detto - è di raggiungere già quest’anno i livelli del 2019. I dati dell’Enit ci dicono che per la prima volta siamo davanti alla Spagna e che c’è un recupero importante di quote di mercato”.

I numeri
A confermare la fiducia di Garavaglia, i numeri relativi ai canali Ota condivisi dall’ad dell’agenzia Roberta Garibaldi: “Ad aprile l’Italia aveva una percentuale di saturazione delle camere alberghiere al 41%, la Spagna al 21%, la Grecia al 16% e la Francia al 19%. Passando a maggio siamo ancora al 28%, più alti della Spagna, che è al 18% e così anche in giugno”.
Promettenti anche le performance delle città d’arte, con Roma che aumenta le visite internazionali del 238% sul 2021, Milano del 164%, Firenze del 240% e Venezia del 100%. “Oggi - ha sottolineato il ministro - il turista è profondamente cambiato e proprio la necessità di avere un approccio differente all’esperienza di viaggio fa dell’Italia la destinazione ideale per soddisfare questi nuovi bisogni”.

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Sinergie nel Mediterraneo
Nell’ottica di favorire gli arrivi extraeuropei, Garavaglia ha poi sostenuto la necessità di avviare “forme di collaborazione” con altri Paesi del Mediterraneo. “A mio avviso non è più il tempo di ragionare in termini di concorrenti all’interno dell’Europa, soprattutto quando arrivano turisti da lontano. Con il ministro greco e anche con quello spagnolo stiamo discutendo sulla possibilità di avviare forme di cooperazione tra nazioni. In fondo se parliamo di mare, Italia, Grecia e Spagna parlano la stessa lingua. E se prendiamo in considerazione il turismo religioso, anche Israele e Italia parlano la stessa lingua. Questo - ha concluso - è il ragionamento che stiamo intavolando con i colleghi”.


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