Santanchè: “Sostegno
alle imprese balneari”
Presto nuove regole
sugli affitti brevi

21/04/2023
08:08
 

Sentenza sui balneari, affitti brevi, mancanza di personale: in occasione della presentazione della campagna di comunicazione dedicata all’Italia nel mondo, il ministro del Turismo Daniela Santanchè (nella foto) traccia il quadro dei temi oggetto di discussione in questi giorni.

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Sul futuro delle spiagge italiane dopo l’ultimo intervento dell’Ue, il ministro spiega “La sentenza della Corte di Giustizia Ue ribadisce alcuni principi che già conoscevamo e questo permette al Governo di continuare il suo dialogo con la Commissione europea. Il nostro obiettivo – si legge nell’intervista rilasciata al Corriere della Sera - è garantire alle imprese balneari un quadro certo e garanzie chiare, anche a salvaguardia degli investimenti fatti nel tempo. Siamo molto ottimisti e io sono anche favorevole per un aumento dei canoni”.

Presa di posizione anche sul tema degli affitti brevi: “La nostra attenzione è massima per scongiurare il far west, anche in vista di grandi eventi come il Giubileo del 2025 a Roma. Nelle prossime settimane presenteremo una proposta di legge per fissare alcuni criteri e dare maggiori certezze. Pensiamo ad un numero minimo di notti per affittare, alla tutela per le famiglie numerose che scelgono una casa ad un albergo, ad un registro per chi ospita”.

Spazio poi all’annoso nodo della carenza di lavoratori stagionali. “Purtroppo il rischio c’è. Nel 2022 ne sono mancati 250 mila, a Pasqua 50 mila. Con il ministro Calderone stiamo lavorando per trovare soluzioni, a partire dalla detassazione lavoro notturno e festivo. Ma poi c’è il grande problema della formazione: mancano le competenze e le professionalità”.
“Chi offre salari troppo bassi – continua il ministro - non è un imprenditore ma un ‘prenditore’ che sfrutta i suoi collaboratori. Ma il vero imprenditore sa che il suo valore dipende dalla sua squadra. Il governo sta lavorando per tagliare ancora il cuneo fiscale e abbassare le tasse”.
Infine, no al numero chiuso nelle località turistiche. “Non risolve la situazione. Meglio lavorare sull’offerta turistica, ampliandola e diversificandola, facendo conoscere ciò che è meno conosciuto e meno visitato”.


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