La prima estate
‘normale’: l’indagine
del Touring Club

14/06/2023
12:23
 

La voglia di vacanza degli italiani è tornata per la prima vera estate ‘normale’ dopo la pandemia. Lo conferma l’indagine del Centro Studi del Touring Club Italiano sui programmi di viaggio della community TCI, che conferma come il 93% degli intervistati siano propensi a effettuare una vacanza nell’estate 2023.

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Il Bel Paese è da sempre la meta preferita delle vacanze estive dei nostri connazionali. Se solitamente il rapporto Italia-estero espresso dalla community Touring è stato di circa 60-40 in modo pressoché costante negli anni precedenti alla pandemia, l’estate 2023 conferma il trend di progressivo ritorno a quella situazione: il 66% (era il 73% nel 2022), infatti, sceglierà una destinazione nazionale mentre chi andrà all’estero (34%) opterà soprattutto per i viaggi in Europa (29%). Circa il 5% si muoverà verso mete di lungo raggio.

Guardando all’Italia, la regione preferita dalla community Touring è il Trentino-Alto Adige, seguita da Sardegna, Puglia e Toscana. Per quanto riguarda l’estero, i Paesi di destinazione più scelti saranno Francia, Grecia, Spagna e Regno Unito.

Le destinazioni
Il progressivo ritorno alla normalità è evidente anche dalla scelta della tipologia di destinazione: se il mare resta fondamentale in estate (43%), tiene la montagna (20%, ancora al di sopra dei livelli pre-pandemici). Continua poi la ripresa del turismo urbano (18%, in avvicinamento al dato 2019 quando aveva raggiunto il 23%) mentre si assiste al ridimensionamento del turismo rurale e dei borghi (7%) dopo la crescita durante l’emergenza sanitaria.

Per quanto riguarda il periodo delle partenze, si concentreranno perlopiù in agosto (31% rispetto al 27% del 2022) come nel 2019 e in seconda battuta a luglio (30% rispetto al 31% del 2022). Aumenta ancora la quota di chi sceglierà giugno come momento per andare in vacanza (20%) mentre per settembre si registra un lieve ridimensionamento (14%) dopo la crescita del 2022.

La ripresa dei viaggi all’estero si riflette sui mezzi di trasporto scelti per arrivare a destinazione: se resta l’elevata importanza dell’auto (50%, ma in calo rispetto al 2022 e agli anni di pandemia) cresce simmetricamente l’aereo (26% rispetto al 21% del 2022).

Per quanto riguarda le strutture ricettive crescono ancora le preferenze per hotel e villaggi (49%, al livello del 2019), in lieve calo gli appartamenti in affitto (22% rispetto al 25% del 2022 ma in linea con il 2019). In ulteriore diminuzione la quota delle seconde case (8% rispetto al 10% del 2022, ma pur sempre al di sopra del periodo pre-pandemia). Registra infine un calo rispetto agli anni precedenti anche il campeggio (7%).

L’eredità della pandemia
Restano alcune abitudini di viaggio che, consolidatesi in anni recenti, sembrano riproporsi anche in questo contesto di nuova normalità.

La stragrande maggioranza dei rispondenti, infatti, si orienterà verso luoghi meno noti (78% rispetto all’83% del 2022), dedicherà tempo ad attività open air come escursionismo, visite naturalistiche, itinerari in bicicletta anche durante le vacanze più tradizionali (79% rispetto all’81% dello scorso anno), manterrà l’interesse verso destinazioni di prossimità (31%, in linea con il 2022) e farà esperienze di turismo lento (36% rispetto al 40% del 2022).


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