Un altra tegola si abbatte su Ryanair e sul suo ceo Michael O'Leary.
La Procura di Bergamo avrebbe infatti iscritto il manager nel registro degli indagati nell'ambito dell'inchiesta sul mancato versamento dei contributi di 220 dipendenti assunti a Dublino e operativi a Orio.
Secondo quanto riportato dall'edizione odierna del Corriere (leggi qui) il danno provocato nei confronti delle casse dell'erario pari a 12 milioni di euro. Altre stime, tuttavia, parlano di un totale di 900 lavoratori in forza allo scalo bergamasco tra il 2003 e il 2013, dato che farebbe lievitare la cifra sui mancati versamenti.
Anche in questo caso la posizione della compagnia low cost è ferma: i lavoratori firmano contratti in Irlanda e per questo sottostanno alla legislazione del Paese (tasse al 12 per cento contro il 37 italiano). Tuttavia l'indagine vuole fare luce su un aspetto differente: i lavoratori vivono in Italia e godono dei benefici, anche sanitari, di questo Paese.
