Bancomat obbligatorio: agenzie in attesa del decreto per tagliare i costi di commissione

04/03/2013
11:41
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Le agenzie di viaggi non sono da sole. Ci sono anche benzinai e tabaccai: tutti decisi a combattere contro l'obbligo di pagare una commissione agli istituti di credito.

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Perché, per la questione bancomat, in fondo si tratta di questo: essere costretti per legge ad adottare un sistema di pagamento che fa sfumare immediatamente qualche punto percentuale della somma incassata. Una percentuale bassa, se calcolata sulla transazione, ma decisamente più ingente tenendo presente che questo costo va a incidere unicamente sulla marginalità, dimezzandola o, in alcuni casi, azzerandola del tutto. L'obbligo di accettare pagamenti con moneta elettronica oltre una soglia ancora da definire è infatti previsto dal decreto sviluppo, e scatterà dal primo gennaio 2014.

Il nodo delle commissioni bancarie sui pagamenti via bancomat, nonostante tutto, resta ancora da scogliere, come riporta il quotidiano la Repubblica. L'attesa è tutta per un decreto governativo che, finalmente, riesca a mediare tra le esigenze di commerciali e intermediari e quelle delle banche. Le quali, dal canto loro, sottolineano i costi di gestione del Pos.

Come spesso accade, la verità ha due facce opposte: da una parte c'è quella dei commercianti che possono agire solo in minima parte sul ricarico finale di quanto venduto, ovvero sulla loro marginalità. Dall'altro, ci sono le spese per mantenere attivo, con un livello di sicurezza adeguato, il sistema di pagamento con moneta elettronica.

Ora, la parola spetta alle autorità competenti. Nella speranza di salvare margini e guadagni della distribuzione turistica.

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