Puntuali come non mai si sono ripresentate in concomitanza con l'alta stagione.
Le truffe collegate al pianeta della vacanze sono state ancora una volte tra le (tristi) protagoniste di questo scorcio d'anno dove nell'arco di un paio di settimane si concentrano numerose partenze e una consistente fetta del giro d'affari del settore.
Anche in questa occasione il meccanismo consolidato che ha portato decine di viaggiatori a vedere sfumata la propria vacanza e persi i soldi già versati ha avuto un comune denominatore: l'acquisto attraverso il web. Gran parte delle segnalazioni che sono arrivate alle forze dell'ordine negli ultimi tempi chiamano in causa gli affitti di case vacanza in montagna e la struttura della truffa segue un copione preciso: gli utenti prenotano un appartamento attraverso siti non specializzati, versano una caparra a un intermediario e ricevono anche un (finto) contratto. Una volta sul posto la casa risulta inesistente, oppure occupata dai legittimi e ignari proprietari.
A inizio dicembre l'Adoc aveva diffuso un decalogo su come risparmiare per l'acquisto sui viaggi di Natale: dieci regole dove 'fai da te', last minute e acquisti online erano i must da seguire, pur se con accortezza. All'epoca su ttgitalia.com pubblicammo un articolo sui possibili rischi di queste operazioni.
