Meno lavoro (e più soldi)
La classifica europea

06/02/2014
10:17
Le principali notizie sulle home page dei siti italiani. Il divario dei salari nel ranking dei Paesi Ue; Cartelle pazze e crediti alla Pa: le novità per il fisco; La strategia Etihad secondo linkiesta; Il maltempo a Roma presenta il conto; Google non presenterà solo i risultati di Google.

Tante ore di lavoro e pochi soldi in tasca. L'analisi degli stipendi nell'area Ue rivela un paradosso, dettato dalla diversa produttività nei vari Paesi. Intanto, in Italia, arrivano novità nei rapporti tra contribuenti e Fisco.

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Il divario dei salari nel ranking dei Paesi Ue
Non è detto che chi lavora di più guadagni necessariamente cifre maggiori. Secondo quanto riportato da ilsole24ore.com, le cifre dimostrano come Grecia e Italia siano ai vertici per quanto riguarda le ore impegnate dall'attività lavorativa, ma ben più indietro (rispetto, ad esempio, alla Germania) sul fronte degli stipendi. Ancora una volta, dunque, il divario è tra qualità e quantità.

Cartelle pazze e crediti alla Pa: le novità per il fisco
Nuove norme in arrivo per i rapporti tra contribuenti ed Equitalia. corriere.it precisa i dettagli sulle modalità di gestione delle 'cartelle pazze', che ora possono essere bloccate direttamente via web. ilsole24ore.com, invece, annuncia una misura attesa dalle aziende: chi ha debiti con la pubblica amministrazione potrà non pagare Equitalia.

La strategia Etihad secondo linkiesta
Un'analisi del primo decennio di vita di Etihad, una delle compagnie aeree con il tasso di crescita più rapido. linkiesta analizza le strategie dell'azienda e la sua rapida impennata nel mondo del trasporto aereo.

Il maltempo a Roma presenta il conto
Danni per 243 milioni di euro. È questo il bilancio finale delle piogge che nei giorni scorsi hanno colpito la Capitale, secondo quanto riportato da lastampa.it. Intanto, l'allerta meteo non si ferma  e prosegue, in ampie zone della Penisola, anche nei prossimi giorni.

Google non presenterà solo i risultati di Google
L'Antitrust Ue colpisce Big G. Come racconta corriere.it, l'autorità ha imposto al motore di ricerca di mostrare i risultati anche di tre motori di ricerca concorrenti. Una novità che potrebbe cambiare le strategie di posizionamento delle aziende che operano sul web.


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