Via al decreto turismo,
agenzie fuori dai giochi

23/05/2014
15:50
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Una serie di conferme, alcune sorprese e un colpo ad agenzie e t.o: per queste ultime nessuna risorsa in campo.  

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Il ministro Dario Franceschini ha chiamato a raccolta la stampa a Roma per entrare nei dettagli del decreto cultura e turismo appena approvato e spiegare alcuni risvolti legati a cultura, mecenatismo, ma anche digitalizzazione e rinnovamento dell'offerta, che però non prenderanno in considerazione distribuzione e tour operating. Senza dimenticare l'Enit, per cui parte il commissariamento.

“Vogliamo dare un'informazione chiara su un provvedimento che cambierà radicalmente e positivamente molte cose del settore cultura del nostro Paese” è stato l'esordio del ministro, che ha “parlato di un primo passaggio di un disegno complessivo più organico”. Tra le conferme il 65 per cento di credito d'imposta per i privati che contribuiscono ai restauri, mentre sulla digitalizzazione delle imprese, il credito sarà al 30 per cento con una soglia di 12.500 euro per azienda. E qui una prima doccia fredda per una parte consistente del mercato: i fondi andranno solo alle strutture ricettive e non a adv e tour operator, che potranno però beneficiare dei maggiori investimenti in promozione online di questo settore.

Sul capitolo Enit Franceschini è poi apparso determinato: “Ha bisogno di essere riformato e digitalizzato”, ha detto. “Non è possibile che l'85 per cento delle risorse sia investito in personale e gestione, anziche in promozione – ha aggiunto -. È una cosa folle, così come il modo in cui è stato gestito il progetto Italia.it”.

Ora si passa alla fase operativa.

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