Puntuale, immancabile. La crisi d'estate non manca mai e questa volta il protagonista di turno è stato InViaggi. Tutto è nato da una segnalazione di Aiav, Associazione italiana agenti di viaggio: “L’operatore InViaggi ha fatto sapere di aver sospeso ogni sua programmazione”. Nota che ha ovviamente scatenato prima il mondo social, poi il ceo di InViaggi Mariano Savoia.

Quest’ultimo ha risposto prontamente annunciando la discesa in campo dei legali per prendere provvedimenti in merito a una comunicazione che “non corrisponde assolutamente alla realtà dei fatti. La criticità si è verificata su un’unica struttura di Sharm el Sheikh, sulla quale c’è stato un ritardo nel pagamento a causa delle festività. Questo fattore ha indotto i responsabili dell’hotel a eseguire un blocco fondi sulla carta di credito dei clienti, cosa tanto più anomala in quanto InViaggi lavora con questa struttura da 20 anni e ho anche avuto modo di sanare una vecchia situazione pendente. Comunque, i sei fra network e singole agenzie coinvolti in quanto hanno clienti in questo momento ospiti della struttura sono stati avvisati. Sto partendo per Sharm proprio per verificare e risolvere con la dirigenza dell’albergo questa situazione, che è comunque già sotto controllo”.

Adesso, mentre si attende la chiusura della vicenda, rimane il fatto che il comparto non esce a testa alta da questa situazione. In fondo le uscite di cassa di solito sono previste… Soprattutto con un vecchio fornitore.

Sul Mar Rosso molti albergatori sono diffidenti con i t.o. italiani, perché nel passato recente qualcuno ha lasciato brutti ricordi.

Savoia avrà le sue ragioni e l’Aiav ha fatto la sua parte segnalando le difficoltà. Non entriamo però nel merito delle vicende legali che negli ultimi tempi affollano il mercato turistico. Ma di fronte a una ripresa delle vendite in agenzia, non era possibile inviare il bonifico qualche giorno (o forse ora) prima ed evitare tutto questo polverone?

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