Il commento del direttore

Remo Vangelista, Direttore TTG Italia

Ryanair e la tariffa priority che non convince

30/08/2019
08:35
 

La tariffa priority di Ryanair resta un mistero per molti. E anche per noi che l’abbiamo provata e riprovata negli ultimi tempi. Unico vantaggio vero e dichiarato rimane la possibilità di portare a bordo una valigia (dimensioni chiare e definite) e almeno un’altra valigia in stiva. Forse la compagnia irlandese dovrebbe però rivedere o fare rispettare le altre agevolazioni descritte sul suo sito web.

Negli aeroporti di tutta Italia spesso si vedono lunghe code al check-in Ryanair, sia per chi è sprovvisto dell’imbarco priority sia per chi deve comunque caricare in stiva il proprio bagaglio (con priority).

Code o meglio dire serpentoni, che girano intorno alle colonne delle aerostazioni. Sembra di fare un percorso a ostacoli.

Dopo 40 minuti in fila, tutti ubbidienti, arriva un addetto aeroportuale che richiama (a voce alta) il volo in partenza. Così, se va bene, si recuperano 5/6 posizioni nel serpentone.

Abbiamo assistito a scene di questo tipo pochi giorni fa nello scalo di Brindisi, con la coda in fase avanzante sino alla porta d’ingresso dell’aerostazione.

Qualcosa da ridire anche sulla frase che compare sul sito del vettore: "Siediti e mettiti comodo prima che si imbarchino tutti gli altri”. In molte situazioni non funziona così, perché dopo aver passato il controllo gate tutti i passeggeri sono convogliati in unico punto. Con tanti saluti alla tariffa priority.

A questo punto servirebbe la tanto sbandierata attenzione al servizio. Vi sono ampi margini di miglioramento e Ryanair dovrebbe rafforzare la sua presenza negli aeroporti. Anche perché la filosofia delle tariffe stracciate sta contagiando tutte le altre compagnie e il servizio farà presto la differenza. Non basterà più giocare tutte le fiches sul prezzo.

Twitter@removangelista


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