Brutta storia, ma ormai ci stiamo abituando a questa fine. Troppe aziende del turismo vivono per lunghi anni sopra le loro possibilità, fanno e disfano contratti con villaggi di mezzo mondo, sfornano cataloghi a vagonate senza verificare il ritorno delle vendite.
Poi alla fine mandano una lettera per spiegare a tutto il mercato che la crisi del turismo e le banche troppo cattive hanno rovinato il loro lavoro. In questo caso Benin ha semplicemente percorso la strada di altri suoi colleghi, con una lenta e inesorabile discesa verso il baratro.
Perché 125 milioni di passivo di Eurotravel non si creano in una sola stagione.
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