Il Caffè con il direttore: "La formula di Ducrot"

di Lino vuotto
30/06/2010
10:30

Qualcuno lo aveva addirittura candidato alla presidenza di Astoi. Per fare saltare il banco e piazzare alla guida dei t.o. un dirigente capace di dialogare e tenere testa ai vari associati durante le riunioni più movimentate. Ma Enrico Ducrot, amministratore delegato Viaggi dell'Elefante, non aveva probabilmente la minima voglia di sedersi al tavolo dei dibattiti tra tagli di commissioni e aumento del costo del carburante. Così, come noto, Astoi ha riconfermato Roberto Corbella alla guida dell'associazione e tra qualche anno  se ne riparlerà. "Lasciamo fare il secondo mandato a Corbella. Ha avviato alcuni progetti e mi pare giusto che li voglia portare a termine. Diamogli tempo" dice Ducrot. Una risposta da diplomatico di carriera per questo manager di Roma, quarantatreenne, ecologista, amante della lettura e del calcio giocato.

Allora, mai pensato di fare il presidente Astoi?
Assolutamente no. È un impegno gigantesco guidare la rappresentanza di categoria. Siamo in una fase decisiva per il mercato e serve dedizione e presenza costante.
   
Lo sa che Alpitour era pronto a sostenere la sua candidatura?
Non lo sapevo, però mi fa piacere. Posso però dire che bisogna ripensare il modello di rappresentanza.

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Come?
Forse si tratta di cogliere il momento e dare un volto preciso ad un'attività di lobby. Se mi posso permettere di chiamarla in questo modo. Io avevo un nome in mente per Astoi.

Spari...
Anna Schuepbach. Penso che lei sarebbe stata capace di far cambiare passo all'associazione ma ha preferito farsi da parte. Serve un'operazione di grande respiro capace di unire tutto il settore.

Remo Vangelista

IL TESTO COMPLETO DELL'INTERVISTA SU TTG ITALIA NUMERO 52 DELL'1 LUGLIO


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