Catastrofisti, pessimisti, fatalisti più un'altra serie di 'isti' casuali possono tranquillamente rifugiarsi in bunker improvvisati con scorte di cibo liofilizzato e godersi il panorama post atomico che attendono tanto, finito l'armageddon.

Qui si parla di fashion, di lifestyle e di quando l'industria turistica sforna tanti nuovi divertissement.

E quindi la tanto imminente fine del mondo, profetizzata da gente estinta giusto un paio di migliaia di anni fa, non deve essere altro che una buona scusa per fare festa e godersi la vita.

In ogni angolo del globo, fortunatamente, sono in molti a pensarla così ed è praticamente impossibile tenere il conto dei parties organizzati per stasera.

Nella Big Apple dove in materia due robine le sanno anche, ce n'è davvero per tutti i gusti. Dai 'survival brunch', per i sopravvissuti ai dj set infuocati, della serie dal tramonto all'alba al grido di 'beats&booze'.

A Mosca invece, la vedono lunga e, nel dubbio, si punta sia a sopravvivere che festeggiare. Come? Nel museo della Guerra Fredda, in un bunker 65 metri sotto terra.

In Italia, si ridona lustro agli avi latini e, ricordando che infondo altro non siamo che un popolo di baccanti, non c'è una città, paese o borgo minuscolo che non abbia organizzato qualcosa, dal mega concerto a Roma alla sagra montanara con tanto di vin brulè nel bicchiere di plastica.

D'altronde se c'è ancora chi è in grado di credere ad anatemi di popoli pre-colombiani, a stregoni dell'ultima ora, a sciamani col conto milionario in una banca svizzera, si può anche sperare che il 2013 sia un anno decisamente migliore.
Le tasche degli italiani torneranno piene di denaro frusciate, chi avrà perso il lavoro si ritroverà sommerso di nuove offerte e la tourism industry sarà in overbooking già da gennaio, tanta è la voglia di viaggiare.

No eh?

Nel dubbio, buon inizio a tutti (altro che fine).

Let's get the party started!

Twitter @SGianuario