È una tendenza in voga già da anni e Oltreoceano, Oltremanica, Oltralpe, insomma, OltreItalia l'hanno capita tutti (ma proprio tutti).

Si tratta del business derivato dal connubio cinema e turismo che consiste nella semplice ma vincente formula di portare i visitatori nei luoghi delle riprese cinematografiche.

Poco importa che si tratti di kolossal hollywoodiani o pellicole indipendenti, quel che conta è respirare l'atmosfera magica della settima arte.

Un trend anche piuttosto facile da cavalcare, se si considera che un'ultima ricerca di Tci Research ha stabilito che già nel 2012, oltre 40 milioni di turisti hanno scelto una destinazione in base ai film visti nel corso dell'anno.

Ora, senza dover conoscere ogni dettaglio della storia del cinema dai fratelli Lumière alle ultime uscite in 3D, non ci vuole poi molto a rendersi conto che il Belpaese abbia fatto per decenni e decenni da scenario a fior fior di pellicole. Dai capolavori neoralisti sino alle maxi produzioni statunitensi, dalla Roma della "Dolce Vita" sino alla Volterra di "New Moon" della celebre saga di "Twilight".

Ecco, così come idea, visto che l'industria turistica italiana, nella fase attuale, non nuota nell'oro come Zio Paperone, potrebbe fare anche qualche pensata a riguardo.

Magari far visitare ogni singolo sasso di Matera dove è caduta una goccia di sudore di Mel Gibson durante le riprese de "La passione di Cristo" è un filo eccessivo, ma forse ai turisti della new generation potrebbe aiutare sapere quale vaporetto veneziano ha preso Johnny Depp in "The Tourist".

Oppure si può riciclare il buon Paolo Conte e, canticchiando "è solo cinema, cinema, cinema", lasciarsi scappare anche questa occasione.

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