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Biagio Peluso, Bt consultant agenzie indirette Welcome Travel

Che cos’è un milionario? (la risposta in fondo al post)

19/07/2013
09:00

Il trasporto aereo è sui generis perché è quasi no profit, nel senso che storicamente rende poco o nulla. Questa sembra essere la sua maledizione. Genera utili infami: dagli anni quaranta a oggi le compagnie della Iata hanno avuto profitti globali inferiori all’1 per cento degli introiti, cioè una miseria.  

Certo, ci sono compagnie che guadagnano e altre che perdono, ci sono gli alti e i bassi del mercato, ma la media di tanti decenni è statisticamente incontrovertibile e racconta di quell’impietoso 1 per cento di utili o meno. 

I motivi sono tanti. Prime colpevoli sono state le stesse compagnie e i governi che le possedevano. Molte compagnie non sono state, alcune ancora non lo sono, delle vere e proprie aziende, ma degli enti pubblici che fornivano un servizio senza badare ai costi, e il più delle volte andavano in giro per il mondo a mostrare la bandiera del loro Paese e a nessuno importava dei bilanci (tanto le perdite venivano assorbite dai bilanci nazionali).  

Giovanni Bisignani, ceo Iata dal 2002 al 2011, sostiene nel suo libro, a breve in uscita in Italia, di aver tagliato i costi delle compagnie aeree di oltre 14 miliardi di dollari, mentre quelli dei servizi aeroportuali sono cresciuti globalmente di 10 miliardi neutralizzando di fatto l’intervento dei vettori. 

In sintesi tutti guadagnano un sacco, tranne le compagnie aeree. I gestori aeroportuali godono di regime  di monopolio e si fanno pagare dalle compagnie (Legacy)  per gli atterraggi, i decolli, lo stazionamento; incassano parecchio i tassisti, negozi duty free, i fornitori di cherosene che hanno margini enormi; fanno le tariffe che credono persino i gestori dei parcheggi auto e,  'dulcis in fundo, i governi non più proprietari tosano senza pietà  le compagnie aeree con tasse e balzelli di ogni genere.

In queste ore J.P. Morgan ha comunicato di aver alzato il suo rating su Easyjet e Ryanair, osservando che si contraddistinguono per la solida crescita degli utili e per gli eccellenti margini, e ha allo stesso tempo declassato Lufthansa. La banca d'affari ha confermato inoltre il suo rating su Air France, ma tagliato il target sul prezzo.  

J.P. Morgan spiega di avere dei dubbi che in Europa ci possa essere un processo di ristrutturazione del settore delle linee aeree come avvenuto negli Usa, dove ormai le compagnie tradizionali non si differenziano quasi più da quelle a basso costo. J.P. Morgan non crede in ogni modo che le linee aeree tradizionali europee riusciranno a raggiungere la profittabilità di quelle a basso costo.

Noi ci auguriamo che ci possa essere almeno un dignitoso pareggio.

Risposta: un milionario è un miliardario che ha investito i suoi soldi in una compagnia aerea. La battuta viene attribuita all’ex  ceo Iata, ma sicuramente che non può valere per Stelios Haji-Ioannou e Tony Ryan, rispettivamente proprietario di easyJet e fondatore di Ryanair.


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