Airbnb, accordo con l'Ue: cosa cambia per i consumatori

16/07/2019
13:15
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Airbnb coopera con la Commissione e le autorità Ue per la tutela dei consumatori migliorando la presentazione delle offerte. È il risultato di un accordo raggiunto dalle parti, in base ai quali la piattaforma, si legge su HotelMag, “ha migliorato e chiarito esaurientemente le modalità di presentazione delle offerte di alloggio ai consumatori – precisa una nota della Commissione europea -, che sono ora in linea con le norme stabilite dal diritto dell’Ue in materia di consumatori”.

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Secondo la stessa fonte ufficiale, i principali miglioramenti e modifiche sono i seguenti: nelle ricerche di alloggio con date selezionate, gli utenti vedranno nella pagina dei risultati il prezzo totale, comprensivo di tutti gli oneri e supplementi obbligatori applicabili (come i servizi, le spese di pulizia e le tasse locali). Inoltre, non appariranno più supplementi obbligatori a sorpresa nelle pagine successive; Airbnb distingue chiaramente se l’offerta di alloggio è immessa sul mercato da un privato o da un professionista; fornisce anche un link facilmente accessibile alla piattaforma per la risoluzione delle controversie online sul suo sito web e tutte le informazioni necessarie per la risoluzione delle controversie.

Airbnb ha inoltre rivisto le condizioni generali di servizio – prosegue il comunicato Ue -: ha chiarito che l’utente può agire in giudizio contro Airbnb dinanzi al giudice del proprio Paese di residenza; rispetta il diritto fondamentale dell’utente di agire giudizialmente contro la persona che gli fornisce ospitalità in caso di danni personali o di altra natura; si impegna a non modificare unilateralmente le condizioni generali senza informarne chiaramente e previamente l’utente e senza dargli la possibilità di recedere dal contratto”.

“Quest’estate gli europei avranno quello che vedono quando prenotano le vacanze – ha commentato Věra Jourová, commissaria Ue responsabile per la Giustizia, i consumatori e la parità di genere -. D’ora in poi i consumatori possono stare sicuri che il prezzo che vedono nella prima pagina è quello da pagare alla fine. Sono soddisfatta che Airbnb si sia resa disponibile a cooperare con la Commissione europea e le autorità nazionali per la tutela dei consumatori per migliorare il funzionamento della sua piattaforma, e mi aspetto che altre piattaforme seguano il suo esempio”.

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