Pagamenti con carte di credito:
rinviata la scadenza per le nuove norme

di Cristina Peroglio
05/08/2019
08:01
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C’è una spada di Damocle sulla testa del turismo. Si chiama autenticazione a due fattori o autenticazione forte, ed è collegata alla nuova direttiva europea sui servizi di pagamento, che prevede, per i pagamenti con carta di credito, la necessità a partire dal 14 settembre prossimo che i clienti forniscano almeno due fattori fra tre possibili: una password o un codice pin, la carta di credito fisica e i dati biometrici.  

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Al termine di una serie di consultazioni con i principali operatori interessati, fra i quali Federalberghi, la Banca d’Italia ha deciso di concedere una proroga all’entrata in vigore della direttiva. “Una migrazione graduale – dice Bankitalia - può ridurre fortemente i rischi di disservizi nei pagamenti online con carta, evitando soluzioni di continuità delle transazioni in settori economici vitali come il commercio elettronico”.  

La scadenza della proroga non è ancora stata fissata e si attende la pronuncia della European Banking Authority che, presumibilmente, fisserà una data comune per tutti i Paesi.
“Durante il periodo di migrazione – specifica ancora Banca d’Italia - i pagamenti effettuati senza autenticazione forte potranno continuare a essere inviati e accettati secondo le attuali modalità”.

I problemi per il turismo
Un problema non da poco per tutte le attività, anche quelle turistiche che si trovano a ricevere pagamenti a distanza, se non online: un problema al quale, per altro, le autorità bancarie dei diversi Paesi europei non hanno ancora trovato una soluzione. A muoversi per primi nel mondo del turismo per segnalare la situazione alle autorità bancarie nazionali e europee Federalberghi in Italia e Hotrec a livello continentale.

Anche perché, alla luce dell’appuntamento del 14 settembre, i principali portali di prenotazione hanno iniziato a contattare gli alberghi, assicurando che avrebbero trovato a breve una soluzione al problema. "Agli alberghi raccomando di non avere fretta di accettare le proposte dei portali - dice Alessandro Nucara, direttore generale di Federalberghi - perché potrebbero aumentare il costo e il tasso di intermediazione".

Per gli albergatori, la nuova direttiva andrebbe a creare non pochi problemi con tutte le caparre prima del soggiorno o per le penali di cancellazione o di mancata presentazione, per addebitare le quali, occorre individuare le opportune modalità.

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