Cicalò, IHC: “Qualità e servizi al top: così affronteremo l’estate”

di Stefania Galvan
27/04/2021
13:01
 

Per riattivare il comparto alberghiero di alta gamma nel dopo pandemia c’è solo una strada da percorrere: quella degli investimenti nel continuo upgrading dei servizi, in modo da poter ripartire con una carta decisiva in più rispetto competitor.

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Ne è convinto Marcello Cicalò, direttore operativo di Italian Hospitality Collection (nella foto); in tutto il lungo periodo di chiusura forzata il suo gruppo non si è mai fermato, continuando a lavorare per riqualificare le strutture.

E l’esempio più rappresentativo è quello del Grotta Giusti, lo spa resort termale toscano per il riposizionamento del quale IHC ha investito oltre 10 milioni di euro, trasformandolo in un cinque stelle.

Un progetto d’alta gamma
“Riapriremo in soft opening il 18 giugno - anticipa Cicalò - e da luglio sarà operativo al 100 per cento con un look completamente nuovo: camere totalmente rifatte, quattro nuove suite, il ristorante spostato in un’altra così come il bar, trasferito in una sala affrescata, la Sala Giusti. Per non parlare della nuova spa termale, che si sviluppa al piano terra intorno alla grotta naturale e sarà dedicata solo agli ospiti dell’hotel”.

Un progetto ambizioso, curato dal famoso studio londinese Richmond International©, specializzato nel settore dell'hôtellerie di lusso e che si è occupato, tra l’altro, del rifacimento del Four Seasons Hotel Moscow. L’investimento ha proiettato la struttura nel mondo dell’alta gamma: “Entrerà a far parte di Autograph Collection Hotels, il portfolio di hotel indipendenti di Marriott”. Un passo fondamentale per farsi conoscere dalla clientela internazionale, in attesa del suo ritorno.

Ancora turismo di prossimità
Secondo Cicalò, infatti, anche quest’estate sarà all’insegna del turismo di prossimità: “Per ora teniamo gli inglesi in stand by anche perché, pur consentendo ai suoi cittadini di spostarsi da maggio, non sappiamo ancora quale atteggiamento avrà il Governo britannico nei confronti del nostro Paese: tutto dipenderà dall’accelerazione del piano vaccinale, fondamentale per migliorare l’idea che all’estero hanno della nostra gestione dell’epidemia”.

I buoni risultati del termalismo
Tornando alle riaperture un altro cinque stelle termale del gruppo, il Fonteverde, è invece operativo già dal 7 gennaio anche in questo caso dopo un rinnovamento totale che ha riguardato tutti gli ambienti: le camere, gli spazi comuni, la spa. “Un investimento importante che però ha dato frutto - commenta Cicalò -: il termalismo, infatti, non si è mai totalmente fermato, nemmeno nei primi mesi dell’anno. Il Fonteverde, ad esempio, a marzo ha raddoppiato le vendite rispetto allo stesso mese del 2020, mentre il terzo nostro resort termale, il Bagni di Pisa, ha fatto addirittura il 150% in più. Anche aprile ha dato risultati soddisfacenti dal mercato domestico, con arrivi da tutta Italia, mentre la componente internazionale è ferma al 5-7% sul totale degli ospiti”.

Dalla Sardegna alla Valle d’Aosta
Ma gli investimenti di IHC non si fermano qui: anche i quattro hotel che compongono il resort sardo di Chia Laguna saranno oggetto di un piano di restyling da diverse decine di milioni di euro “che – anticipa Cicalò – spiegheremo a breve nei particolari. Intanto il resort inaugurerà la nuova stagione il 1 giugno; al contrario dello scorso anno, quando erano operativi solo due dei quattro hotel, l’estate 2021 li vedrà tutti aperti: prevediamo infatti una stagione molto positiva, i segnali di ripresa sono evidenti”.

Infine il gioiello montano del gruppo, Le Massif, dopo un inverno travagliato riaprirà finalmente il 2 luglio con un’offerta sportiva rivisitata che si avvarrà dell’apporto del team di personal trainer guidati dal famoso iroman Telemaco Murgia.


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