Svolta per l’hotellerie tedesca. Gli alberghi in Germania possono infatti proporre ai clienti sui propri siti internet tariffe più basse rispetto a quelle pubblicate su Booking.com. Questo in seguito alla decisione della Corte federale tedesca, riportata dal Sole 24Ore.
Booking.com mirava a mantenere la clausola che impediva agli alberghi di proporre sui propri siti prezzi inferiori a quelli presenti sulla piattaforma, ma la Corte federale tedesca ha giudicato questa pratica “incompatibile con la legge sui monopoli”.
La Federazione tedesca degli albergatori ritiene che questa decisione dia “sicurezza giuridica agli operatori del settore in Germania e permetta una concorrenza più giusta”.
Booking.com era stata sanzionata dall'Antitrust tedesca nel 2015 per questa pratica ma nel 2019 la piattaforma aveva vinto in appello. L'Antitrust si è quindi rivolta alla Corte di giustizia federale e l’ha spuntata su Booking, che già in altri Paesi europei ha dovuto rinunciare a questa pratica negli ultimi anni.
Andreas Mundt, presidente del Bundeskartellamt, ha sottolineato che le clausole di miglior prezzo potrebbero “possono danneggiare gli albergatori e comportare prezzi più alti per i consumatori”.
