Un momento drammatico per il settore alberghiero, di fronte al quale “il governo ha introdotto soluzioni quasi offensive”. Nicola Ciccarelli, presidente del gruppo Swadeshi Hotels, non usa mezzi termini per definire quanto portato avanti finora dal governo nei confronti del comparto.
“Con il ministro del Turismo, Garavaglia, c’è unità d’intenti: ma l'attenzione e le risorse finanziarie messe in campo dal governo sono insufficienti. Si continuano a distribuire risorse a settori non strategici, mentre il mondo del turismo viene abbandonato a sé stesso. Vedere tanti alberghi (piccoli e grandi) chiusi in città come Roma, Firenze e Milano, leggere di importanti licenziamenti collettivi di grandi strutture, dà l'idea di quanto il settore sia davvero in ginocchio” dice.
Il problema, rimarca Ciccarelli, non è solo delle grandi città: “Anche le strutture montane sono state stroncate da una legiferazione confusa e contraddittoria, con cambi di regole all'ultimo minuto che, in prossimità delle feste natalizie, hanno provocato tante cancellazioni. Tutto questo sta lasciando spazio allo sciacallaggio dei grandi investitori internazionali e delle organizzazioni criminali, oltre a una complessiva perdita di professionalità, un asset strategico del settore”.
Secondo il presidente di Swadeshi Hotels “l'Italia è una delle nazioni europee ad aver dedicato, nel periodo Covid, meno risorse al turismo, diversamente da Paesi come Francia, Austria, Germania. Gli aiuti offerti dallo Stato, anche nell'ambito del Pnrr, sono marginali rispetto alle reali esigenze. Basti pensare al Bonus Alberghi, varato di recente: ottimo nelle intenzioni, ma le risorse riservate non serviranno a coprire il 10% della potenziale esigenza del settore che, per essere competitivo, ha la necessità di adeguare e migliorare le strutture. Infine, ad oggi la cassa integrazione non è stata prorogata, lasciando nella totale incertezza gli operatori. I governanti – conclude Ciccarelli - comprendano adesso la reale importanza del settore turistico e alberghiero per il Paese, avviando riflessioni serie, di reale sostegno”.
