Apulia Hotels punta al segmento luxury: i nuovi progetti in Puglia e Sicilia

di Isabella Cattoni
07/07/2022
12:20
 

Malgrado tutte le difficoltà che ancora complicano la ripresa, l’Italia continua a tirare e quest’anno in particolare la stagione procede a ritmi serrati. Antonio Vivo (nella foto), part owner di Apulia Hotels, è convinto che la fase ascendente sia finalmente cominciata e commenta vendite “In linea con gli obiettivi che ci eravamo prefissati. Complessivamente, grazie alle nostre strutture in Puglia, Calabria, Sicilia e Abruzzo, abbiamo messo a segno un buon incremento dei ricavi sul 2021, pari a circa il 53%, consentendoci di raggiungere a oggi un risultato superiore a quello ottenuto nel 2019”.

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L'area web per le agenzie
Risultato realizzato grazie anche all’apporto delle agenzie di viaggi: “Abbiamo predisposto un’area web riservata al trade e i riscontri sono stati subito positivi, con il fatturato prodotto da questo canale che nel 2022 sta crescendo del 30% rispetto all’anno precedente”.

Booking 'last second'
Certo, la strada non è tutta in discesa: “Stiamo monitorando con grande attenzione i costi energetici e da settembre abbiamo in programma un piano di interventi per l’efficientamento nelle nostre strutture”.
E se sul tema del reperimento del personale Vivo è  ottimista, in quanto Apulia Hotels può contare su uno staff fidelizzato, qualche motivo di preoccupazione giunge dalla parziale ripresa del Covid, che sta generando alcuni annullamenti sotto data. “Niente di rilevante, almeno per ora” precisa il manager, che conferma la tendenza a un booking ‘last second’. “In questo senso, sull’onda dell’esperienza maturata lo scorso anno, siamo riusciti a organizzare al meglio l’attività per soddisfare la quasi totalità delle richieste, che ci giungono con una booking window media di due settimane”.

Il ritorno degli stranieri
Interessante poi sia il ritorno degli stranieri, “soprattutto francesi e tedeschi”, sia le prenotazioni che si stanno muovendo bene anche su settembre, specie per Puglia e Sardegna. Quest’ultimo trend potrebbe secondo Vivo essere motivato anche dai costi più contenuti della vacanza, che spingono le famiglie a prenotare.
Il 2022 dovrebbe chiudersi con un volume d’affari pari a circa 15 milioni di euro, in aumento del 45% circa, grazie anche all’incremento dei prodotti offerti. Ma Vivo è già proiettato al 2023, anno nel quale si tenterà l’allungo su un prodotto a 5 stelle. “Abbiamo in cantiere due trattative per due strutture luxury in Puglia, che potrebbero portarci ad aprirci anche ai mercati  extraeuropei. Inoltre, è confermata la new entry a Castel del Monte, dove dalla prossima primavera proporremo una struttura a 4 stelle superior  con l’obiettivo di rilanciare un’area dalle ampie potenzialità di sviluppo per una fascia di clientela alto spendente”. In Sicilia poi aprirà il prossimo anno la struttura di Torre Artale.


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