4L Collection Hotels
e la crescita romana:
‘La Capitale è il cuore
dell’hospitality

di Stefania Galvan
31/01/2024
08:08
 

Sul lungo periodo l’intento è di uscire dai confini della Capitale, forse anche da quelli italiani, ma per ora 4L Collection Hotels ha in mente un obiettivo ben preciso: mettere Roma al centro dell’ospitalità internazionale.

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Per raggiungerlo il gruppo alberghiero ha la necessità di presidiare in modo capillare la città attraverso un’offerta che incontri le esigenze di una porzione sempre più trasversale di clientela.

New entry l'Hotel Traiano
Ecco che, dunque, i suoi occhi si sono posati su una struttura centralissima: l’Hotel Traiano, un quattro stelle di 42 camere a ridosso di uno dei siti archeologici più visitati dai turisti, i Fori di Traiano. “Questo quartiere ancora ci mancava - spiega Beatrice Lazzarini (nella foto), a capo del gruppo insieme ai fratelli Alessandro e Laura - e la struttura rispondeva appieno alle caratteristiche di italianità e qualità che vogliamo offrire ai nostri ospiti. La new entry porta a otto gli hotel in portafoglio, tutti 4 stelle superior in location nevralgiche per il turismo internazionale”.

Il ritorno dei turisti d'oltreoceano
Turismo che si è riaffacciato prepotentemente sulla scena romana anche nelle sue componenti d’oltreoceano: “Possiamo dire che i mercati statunitense e australiano sono tornati in grande spolvero - conferma Lazzarini -, insieme a un’incoraggiante ripresa dei bacini europei come Germania, Francia e Spagna”. Il risultato 2023 è stato di un fatturato poco al di sotto dei 31 milioni, con andamento in netta crescita negli ultimi anni sia sul fronte del volume d’affari, sia per la percentuale di riempimento: “Possiamo parlare a pieno titolo di un anno entusiasmante - rimarca Lazzarini -, senza alcun periodo di bassa affluenza. Basti pensare che il toc medio delle nostre strutture è stato del 90%”.

Stagionalità che, invece, si è fatta sentire in questo inizio 2024: “L’occupazione per ora è più bassa di quella dello stesso mese del 2023 - ammette la ceo -, quando il revenge tourism aveva iniziato a manifestarsi in tutta la sua forza. Non siamo però preoccupati perché è normale un certo assestamento, dopo un anno eccezionale come lo scorso. Inoltre il mix di clientela ci consente di avere sempre un buon flusso di prenotazioni e di contare su uno zoccolo duro di pratiche già chiuse con grande anticipo”. Accanto, infatti, a quelli prettamente leisure, ci sono hotel vocati al business travel, “come il Cristoforo Colombo, nel quartiere Eur, il più grande del gruppo e con numerosi servizi business, fra cui il Symposium Convention Center”.


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