Nove milioni e mezzo di italiani in vacanza a Pasqua. È il dato dell'indagine Federalberghi effettuata dall’Istituto Acs Marketing Solutions sul periodo dal 29 marzo al 2 aprile. Un dato che si accompagna a una flessione del 10,3 per cento rispetto al 2011.
In generale è stata l'Italia la meta prescelta, con il 90 per cento di share sul totale, mentre il 9,5 per cento è andato all’estero. “La perdita di oltre il 10 per cento e il parallelo decremento del 4 per cento del giro d’affari sono campanelli d’allarme – ha commentato il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca (nella foto) -. E questo a fronte di un sistema alberghiero che ha lasciato ferme le proprie tariffe per venire incontro alle difficoltà finanziarie delle famiglie italiane, segnale invece colto dalla clientela internazionale".
In crescita le città d’arte maggiori e minori, con il 21 per cento di share rispetto al 15 per cento del 2011; 7 per cento per le località lacuali.
Per l'estero, le capitali europee hanno ricevuto il 65 per cento dei consensi (50 per cento nel 2011), seguite dalle località di mare con il 21 per cento.
Sempre secondo l'indagine Federalberghi, la spesa media pro capite, quest’anno a Pasqua, è di 329 euro.
