Business travel: sicurezza e salute le priorità dei manager

di Stefania Galvan
26/09/2013
13:23
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È la sicurezza la principale priorità dei viaggiatori d'affari. A rilevarlo il 2013 European Business Traveller Well-Being Study, l'inchiesta della Global Business Travel Association (GBTA), che ha intervistato 675 business travel di 10 Paesi europei (Italia, Francia, Germania, UK, Belgio, Olanda e Paesi scandinavi) per determinare quali siano le loro priorità durante le trasferte di lavoro e le maggiori cause di stress che ne possono minare la produttività.

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Come riporta l'articolo di Event Report, Il 76 per cento degli intervistati ha dichiarato di reputare prioritario il fatto che i datori di lavoro considerino seriamente la sicurezza dei dipendenti che viaggiano: sentirsi tutelati è diventata, infatti, una necessità primaria e rientra in questa sfera psicologica anche la possibilità di mantenersi in costante contatto con amici e famigliari durante il viaggio, come dichiara il 75 per centi dei partecipanti al sondaggio.

Subito dopo la sicurezza, entra in campo la salute, che gli intervistati ritengano sia prioritario tutelare con una corretta alimentazione e un costante esercizio fisico. Per questo il 65 per cento dei viaggiatori d'affari pensa che sia importante cercare di mantenere una dieta sana anche mentre si è in viaggio, mentre il 46 per cento non vuole rinunciare nemmeno in trasferta al suo consueto programma giornaliero di esercizi fisici.

Su un particolare quasi tutti concordano: il viaggio d'affari rappresenta una straordinaria opportunità per scoprire nuove destinazioni e nuove realtà culturali. Un'opportunità che, però, spesso è rovinata dal disagio provocato dai voli. Secondo l'indagine GBTA, infatti, il 66 per cento dei business traveller dichiara che il livello di stress aumenta vertiginosamente in caso di ritardo o, peggio ancora, cancellazione dei voli, mentre quasi la metà si lascia influenzare negativamente dalle lunghe soste nelle sale d'aspetto degli aeroporti o dal fatto di dover prendere coincidenze. Particolarmente forte il disagio per coloro, il 44 per cento dei casi, che sono stati costretti a viaggiare in tarda notte, oppure durante il fine settimana (42 per cento), oppure ancora la mattina presto.

Viaggiatori stanchi e stressati, dunque, ma anche molto attenti alle problematiche ambientali: oltre la metà dei business traveller ha infatti dichiarato che, di solito, cerca di riciclare carta, plastica o vetro. Ma non solo: molti si dimostrano oculati anche nella scelta alberghiera, impegnandosi a diminuire le emissioni di carbonio grazie, ad esempio, alla scelta di hotel vicini alla destinazione dei loro meeting, in modo che sia possibile raggiungerli con un mezzo pubblico o addirittura a piedi.

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