Il sole di Svevia

Salvatore Miano, Agenzia Mianotour, Barcellona Pozzo di Gotto, Messina

Americane a Barcellona

17/07/2012
11:44
Leggi anche: Sicilia, Barcellona

É ormai un cliché, ore 09:15 del mattino, in agenzia mi chiamano, serve un interprete! Esco dal mio ufficio e trovo due giovani e splendide americane, zaino in spalla, volto smarrito, sguardo arrabbiato.

Do you speak english? Yes I do!!! Sembra la formula magica che spiana tutti i volti degli stranieri, almeno, soprattutto di quelli che da almeno un'ora stanno impazzendo per farsi capire. E chiedi loro cosa puoi fare per aiutarle, ma già lo sai: due biglietti per raggiungere Barcellona con qualunque mezzo.

Eh sì loro, poverine, erano arrivate si a Barcellona ma quella che si chiama Barcellona Pozzo di Gotto in provincia di Messina non a Barcellona di Spagna come la chiamiamo noi barcellonesi di Sicilia.
Le povere criste avevano avuto la sventura di chiedere a un solerte bigliettaio della stazione di Roma Termini un biglietto per Barcellona e il santuomo, svogliatamente, le ha piazzate sul primo treno per la Barcellona sbagliata. E siccome questo treno viaggia di notte, le sventurate non si accorgono del disastro se non quando arrivano alla stazione.

La seconda domanda che ti chiedono in agenzia è se hai il wi-fi e quando rispondi di no (o meglio che la password non gliela dai) le senti imprecare, la solita Italia. Terza domanda, mentre ti affanni a cercare la soluzione che permetta loro di prendere l'indomani il loro volo da Barcellona (di Spagna) per il Nebraska, via non so che cosa, è c'è uno Starbucks qui?!? E chiedi alla giovane, hai bisogno di un caffè? Sapendo già che la risposta è che serve loro un wi-fi gratuito.

Ma apice della conversazione con le disperate? Tu conosci skyscanner? Abbi pazienza piccola yankee capisco che al posto di essere arrivata in Catalogna sei arrivata nel profondo Sud d'Europa, ma guarda che traffico con i Gds da che tu, ahimè, non eri neanche nata. Comunque, stemperata la tensione trovi anche il tempo per farle divertire queste due Barbie dai denti e il fisico perfetto, mentre lo stile dei vestiti è un po' meno perfetto, per la verità.

E chiedi quando hanno scoperto di essere arrivate in Sicilia, se traghettando sullo stretto o in quale altro momento. E loro scoprono l'altra sorpresa, di avere traghettato, mentre dormivano, sul braccio di mare più azzurro e trafficato di Italia e hanno scoperto di non essere in Spagna perché il tassista parlava la lingua sbagliata. E fai vedere loro dei cataloghi, delle foto sul tuo iPhone, e scoprono di essere approdate nella terra delle meraviglie, dove, passi che non c'è lo Starbucks e il tassista non parla spagnolo né inglese ma a malapena il dialetto siciliano (e ringrazia Dio che lo trovi, visto che il buonuomo è l'ultimo superstite della specie degli autisti di piazza) ma almeno la gente è very friendly, easy, e si fa in quattro per aiutare due pellegrine per caso come loro.

Ok, stampati i biglietti e dopo avere provato quattro delle loro carte di credito per trovarne una che funzioni le rimetti sul taxi pronte per arrivare in Spagna. Sai già che come prima di loro altri ne sono arrivati, dopo altri ne arriveranno. Se solo i bigliettai di Roma Termini ci pensassero un attimo e domandassero: "vuole andare nella meravigliosa terra del Sole, del mare, della storia, della passione mediterranea o semplicemente in Spagna?" (non offendetevi cugini spagnoli adoro la vostra terra faccio solo propaganda, Olé!!!)

Leggi anche: Sicilia, Barcellona
Altri temi: roma termini

TI INTERESSA QUESTA NOTIZIA? ISCRIVITI A TTG REPORT, LA NEWSLETTER QUOTIDIANA

Commenti di Facebook


I blog di TTG Italia non rappresentano una testata giornalistica poiché sono aggiornati senza alcuna periodicità. Non possono pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001. Le opinioni ivi espresse sono sotto la responsabilità dei rispettivi autori