Il sole di Svevia

Salvatore Miano, Agenzia Mianotour, Barcellona Pozzo di Gotto, Messina

Se TripAdvisor ti fa la festa è il caso di riflettere

12/03/2014
12:27
Leggi anche: TripAdvisor

Potrebbe capitarti di essere inserito in una lista, una di quelle molto esclusive in cui tanti vorrebbero entrare, facendo magari carte false.

Magari questa lista è quella degli invitati ad un party di TripAdvisor, in occasione dell’ITB di Berlino, e la location è l’iperesclusivo Soho House, con veduta su Alexander Platz, il cuore della capitale tedesca. Puoi sentirti estraneo oppure puoi integrarti in quel contesto, ospite di una società, proprietaria di un sito internet, che molti, nella filiera tradizionale, disprezzano, che molti 'viaggiatori' osannano, e tanti usano semplicemente come uno strumento, ma indiscutibilmente depositaria del patrimonio più prezioso nell’era digitale, l’informazione.

Appena arrivi alla reception trovi persone sorridenti, che ti chiedono qual è la tua compagnia, e se la risposta è giusta e sei sulla lista sorridono di più, sali l’ascensore, arrivi al piano giusto, si aprono le porte e la mascotte del sito con quegli occhi giganteschi e uno diverso dall’altro, di dimensioni umane, ti porge la mano, anzi la zampa, e ti dà il benvenuto.

E poi l’ambiente, molto anglo-americano, molto internazionale, molto trendy, dress-code rigorosamente smart business. Giovani, tanti giovani, very friendly, very easy, non so quanti si conoscano fra loro in quella sala, ma io, per non sapere né leggere e né scrivere, mi sono portato un po’ di biglietti da visita. Bon ton e stile richiedono che i biglietti da visita non si distribuiscano come i volantini, ma nel giro di poco tempo finiscono, eh sì, perché in quell’ambiente è facile fare networking, fare amicizia, molti si presentano da soli, e la seconda domanda che ti fanno, dopo che hai detto il tuo nome, è: "di cosa ti occupi?", e alla fine lo scambio del contact card è d’obbligo.

Certo, se dico in giro che faccio il tour operator in certi ambienti fa figo, ma quasi quasi, in quell’ambiente no, ero una mosca bianca in mezzo proprietari di alberghi boutique, referenti di piccole catene alberghiere, giovani fondatori di società di consulenza e gestione alberghiera, gestori di Olta, studiosi di economia e marketing.

Tutti con un minimo comune denominatore: giovani, inglese fluente (alcuni parlano almeno tre lingue), occhi brillanti e curiosi, sguardo intelligente, sorriso accogliente, fuori dagli schemi, quasi tutti nati in un posto e che lavorano in tutt’altro posto, disposti a muoversi, assolutamente svincolati dal pensiero che esista una filiera tradizionale, tutti felici di fare quello che fanno.

Così come Daniele di Bella, il mio ospite, figlio di Sicilia e altissimo di statura, che ha avuto il coraggio di lanciare il cuore oltre l’ostacolo, e dopo una fortunata carriera nel settore alberghiero, tra gli States e il Regno Unito, è approdato in TripAdvisor diventando senior regional sales manager, e che ho percepito essere molto influente.

Sono contento di avere partecipato a quella festa, sono tornato più ricco, ancora più libero, purtroppo sempre più cosciente del baratro che esiste tra chi ha il mindset giusto e fa business divertendosi, e chi invece soffre di tradizione e nostalgia radicato ad una realtà che 'non è' più.

Leggi anche: TripAdvisor

TI INTERESSA QUESTA NOTIZIA? ISCRIVITI A TTG REPORT, LA NEWSLETTER QUOTIDIANA

Commenti di Facebook


I blog di TTG Italia non rappresentano una testata giornalistica poiché sono aggiornati senza alcuna periodicità. Non possono pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001. Le opinioni ivi espresse sono sotto la responsabilità dei rispettivi autori