"Italia.it non chiuderà"
La promessa dell'Enit

di Cristina Peroglio
23/09/2014
11:19

"Vorrei essere chiaro: nel piano che presenterò a fine novembre, l'Enit sarà uno strumento per aumentare il business turistico e per far crescere il Pil nazionale".

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Le chiacchiere, si dice, 'stanno a zero' per Cristiano Radaelli, il commissario che il governo ha voluto a capo di Enit per gestire la transizione dell'Agenzia nazionale per il turismo alla sua nuova forma.
Una forma che il commissario sta iniziando a creare, nella stesura di un piano di cui fornisce a TTG Italia alcune prudenti anticipazioni.

"Andremo sicuramente a migliorare la presentazione del Paese, attraverso un potenziamento del web marketing e delle nuove tecnologie, visto che ormai il 50 per cento dei turisti si rivolge a internet per scegliere la propria destinazione di vacanza – spiega Radaelli -, ma sicuramente lavoreremo anche con gli operatori nazionali per sviluppare il prodotto turistico e passarlo a digitale".

E, precisa il commissario, "Enit non venderà i servizi: inserire una selezione di prodotti sul portale Italia.it non vuol dire che l'Agenzia avrà un ruolo attivo nella vendita".

Italia.it sarà lo strumento fondamentale di lavoro per l'Enit: il passaggio concretizzatosi negli scorsi giorni è il primo atto di un progetto che vuole fare del portale lo strumento principe della promozione turistica nazionale. Un strumento, precisa Radaelli, di cui non si ipotizza nessuna chiusura. “Stiamo lavorando per assicurare una transizione senza scossoni – dice –. L'attuale redazione ha fatto cose positive, e non vogliamo perdere cosa è stato fatto di buono, ma usarlo come base per crescere e costruire. Presenterò prossimamente il nuovo piano editoriale al ministro, insieme al piano per la nuova Enit".  

Quanto servirà per costruire il nuovo volto della promozione italiana non è ancora dato sapere: "Glielo dirò a fine novembre, quando presenterò il piano – chiude il commissario, che però sottolinea -. I fondi ci sono, ma sono molto distribuiti. Per questo andranno realizzate azioni condivise con le Regioni, con la partecipazione anche economica degli enti locali ai diversi progetti".


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