Sono stati più di 5,4 milioni gli italiani in viaggio nei giorni del ponte dell’Immacolata, cifra che equivale al 9,1 per cento della popolazione. Numeri “incoraggianti”, secondo Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, che “inducono a sperare nell'interruzione del trend di caduta dei consumi turistici degli italiani”.
L’89,3 per cento, pari a circa 4,9 milioni di italiani, è rimasto nella Penisola, mentre il 9,3 per cento, pari a quasi 505 mila italiani, è andato all’estero, scegliendo soprattutto le grandi capitali europee.
Le località montane sono state le mete più gettonate con il 38,9 per cento delle preferenze degli italiani, seguite dalle città d’arte (26,4 per cento), le località di mare (14,5 per cento) e quelle termali (4,1 per cento).
La casa di parenti o amici è stata la struttura prescelta dal 30,1 per cento dei viaggiatori, seguita dal 25,9 per cento degli alberghi e dal 12 per cento delle case di proprietà. Seguono bed & breakfast, rifugi alpini, appartamenti in affitto, residence, villaggi turistici e agriturismi.
La spesa media pro-capite si è attestata sui 262 euro, importo che ha generato un giro d’affari di 1,4 miliardi di euro.
